1 settembre 2012: la procura di Bologna prosegue con il proprio contributo alle manovre repressive che in questi mesi estivi hanno colpito il “movimento” anarchico in Italia.
Nelle prime ore della mattina, a seguito dell`indagine portata avanti dal pm Antonio Gustapane, sostituto procuratore del Tribunale di Bologna, diverse abitazioni sono state perquisite annunciando a 13 compagni e compagne (di cui 9 ravennati ed altri 4 di altre citta`)l’iscrizione tra gli indagati dell’operazione denominata “Thor”, cosi` chiamata dalla fervida immaginazione dei persecutori in quanto una delle azioni prese in considerazione riguarderebbe un bancomat preso a martellate.
Sequestrati i soliti opuscoli, riviste d`area, materiale informatico, e una manciata di chiodi da falegname. Davvero una santabarbara, non c`e` che dire!
I vari strumenti giuridici accordati per l’occasione comprendono gli articoli 110, 112 e 270 bis del codice penale; l’associazione sovversiva, secondo gli inquisitori, sarebbe costituita attorno al gruppo “Ravenna AUT” (Assemblea Autorganizzata Territoriale), mentre le azioni specifiche riguarderebbero attacchi contro un bancomat e una filiale Unicredit, contro auto aziendali di ENI e CMC, contro veicoli di lusso come SUV e limousine, il tutto con finalità di eversione dell’ordine democratico.
Per fortuna in questo caso non ci sono state misure cautelari per i compagni.
Ancora una volta, ed in maniera netta, vogliamo ribadire la nostra solidarieta` con tutti i perquisiti e gli indagati.
La nostra rabbia nei confronti dell`autorita` e` la medesima! Viva l`anarchia!
anarchici al rogo :D
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