da osservatoriorepressione
Ancora suicidi di detenuti. Questa volta a togliersi la vita sono stati due detenuti del penitenziario di Rebibbia a Roma .
Un detenuto di
71 anni, ”si è tolto la vita nel cuore della notte, impiccandosi con un
lenzuolo all’interno della sua cella singola, nel braccio G 8 del
carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. E’ morto in questo modo Luigi Del
Signore, un detenuto di 71 anni”.
Un
altro detenuto di 75 anni che si trovava anche lui al nuovo complesso
di Rebibbia e che aveva ottenuto i domiciliari poco prima di usufruire
del beneficio si è suicidato.
Si è giunti 40 suicidi dall’inizio dell’anno, mentre diventano 108 i ristretti morti nei primi 8 mesi del 2012.
Luigi Del
Signore era affetto da problemi respiratori. Ad accorgersi del’accaduto
sono stati gli agenti di polizia penitenziaria quando era ormai troppo
tardi.
“E’ l’ennesimo
dramma della solitudine in carcere che siamo costretti a commentare in
questo difficile anno – ha commentato Marroni -. Il tredicesimo decesso
dell’anno, fra cui quattro suicidi, sono la spia di un estremo disagio
fisico e psicologico che si vive all’interno degli istituti di pena
della nostra Regione dove, ormai, il numero dei detenuti presenti
continua a crescere senza sosta. In queste condizioni, è estremamente
difficile per gli agenti di polizia penitenziaria, per i volontari e per
gli altri operatori presenti in carcere riconoscere i segni e prevenire
il disagio interiore che vivono gli anziani e le altre categorie più
fragili di detenuti. Un disagio che, a volte, può far sembrare la morte
la via di uscita più facile”.
Un altro caso
di suicidio sempre nel penitenziario di Rebbibbia è stato invece
segnalato dal Garante dei detenuti di Roma Capitale, Filippo Pegorari
che racconta: “Un detenuto di 75 anni che si trovava al nuovo complesso
di Rebibbia e che aveva ottenuto i domiciliari poco prima di usufruire
del beneficio si è suicidato. La notizia ha sconvolto tutti – prosegue –
non soltanto i compagni di reparto ma anche la direzione carceraria che
visto l’età del detenuto e la salute dello stesso erano contenti che
l’uomo potesse tornare a casa. Non conosciamo ancora i motivi del gesto
dell’uomo ma la sua morte addolora tutti”.
fonte: clandestinoweb
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