da macerie
Domenica scorsa i reclusi del Centro di “primo soccorso e accoglienza” di Pozzallo (in provincia di Ragusa), un centinaio di tunisini appena
trasferiti da Lampedusa dove erano sbarcati pochi giorni prima, si sono
rivoltati contro la minaccia di un imminente rimpatrio.
La lista dei danni è veramente
impressionante: impianto di videosorveglianza distrutto, porte divelte,
vetrate interne ed esterne sfondate, uffici allagati con lance
antincendio, armadi delle divise della Protezione Civile distrutti, materiale informatico e computer della Polizia distrutti,
estintori, scheggie di vetro, pezzi di porta, gambe dei letti, mattoni,
sedie, faretti, scarpe e rubinetti usati come armi e scagliati contro
la polizia, cavi dell’impianto elettrico sradicati e usati come funi per
calarsi giù dal tetto su cui i rivoltosi si erano asserragliati.
Alla fine, 70 prigionieri riescono a fuggire, 30 vengono ripresi
immediatamente, 14 vengono arrestati. Alcuni poliziotti sono rimasti
feriti e diverse aree della struttura sono inagibili. Guarda un’altra foto dei danni alla struttura, un’altra foto ancora, e il video della conferenza stampa dei Carabinieri.
macerie @ Agosto 22, 2012
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