da osservatoriorepressione.
Intorno alle
5.30 di venerdi mattina (Venerdì 10/8), le forze dell’ordine hanno fatto
irruzione nella Baracca Occupata forzando la porta di ingresso.
Dopo aver
sgomberato i compagni e studenti che si trovavano per presidiare il
posto e che sono stati privati del cellulare e portati in questura per
essere maltrattati ed identificati, hanno buttato fuori tutto il
materiale che potevano trovare (per lo più libri e cose utili per
pensare, studiare, mangiare e tenere ordinato il luogo e noi stessi) e
spaccato bagni, tavoli, sedie e tutto ciò che non potevano essere
rimosso troppo facilmente. Questo gesto brutale teso a distruggere ciò
che in 6 mesi si era costruito con fatica e passione e ad isolarci dalla
rete di solidarietà e contatti che si era creata nello stesso periodo è
stata opera di un impressionante dispiegamento di forze di polizia (ben
3 camionette di poliziotti in tenuta antisommossa) sostenuto dalle
istituzioni universitarie che hanno permesso che queste potessero
operare. "Noi stiamo bene e restiamo uniti. E lo vedranno" affermano gli
studenti e i giovani occupanti della BBaracca Occupata sgomberati. In
rispostavenerdi pomeriggio si è tenuta una prima assemblea agli Orti
Occupati
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