MA QUALE CORTEO DI FORZA NUOVA??? CHIUSI IN UNA GABBIA!!!
Sul fallito corteo di Forza Nuova a Savona.
A Savona, negli ultimi mesi, in seguito alla partecipazione alle elezioni comunali del maggio 2011 di una lista unica La Destra – Forza Nuova e all’apertura della sede de La Destra, il movimento Antifascista savonese aveva dato il segnale chiaro e diretto di non essere disposto ad accettare la presenza di questa o di qualsiasi altra organizzazione neofascista sul territorio. Nelle giornate dell’8 gennaio e del 3 marzo 2012, quando due PRESIDI ANTIFASCISTI si sono trasformati in CORTEI SPONTANEI per le vie cittadine, Savona ha dimostrato quanto sia vivo lo spirito antifascista e l’amore per la libertà, uniti alla consapevolezza che i neofascisti con i loro rigurgiti nostalgici non debbano ottenere alcuna agibilità politica.
In questo contesto sabato 24 marzo, ancora Forza Nuova ha tentato di organizzare un corteo nel centro storico che prevedeva un comizio finale: consci della risposta che avrebbero ottenuto, i neofascisti hanno ritenuto di mantenere segreto l’appuntamento (fornendo una ulteriore prova della propria codardia, pensando di passare inosservati e sperando di evitare la presenza ostile degli Antifascisti). La realtà è stata molto diversa rispetto alle previsioni dei loschi individui in camicia nera, infatti la predisposizione dell’area per il corteo (con lo sgombero completo delle vie) non è sfuggita, lasciando intuire qualche movimento sospetto. Il giorno del corteo la questura ha predisposto una vera e propria “zona rossa” con doppie transenne e ingente spiegamento di forze in tenuta antisommossa a “difesa” di Forza Nuova.
Il risultato complessivo è stato il seguente: circa 35 neofascisti giunti in auto da fuori città sono stati scortati all’interno della zona rossa: nei fatti un vero e proprio recinto isolato dalla città, reso preventivamente inaccessibile e deserto tramite divieto di sosta e di accesso a chiunque non fosse un figuro parte della cricca neofascista che è rimasta lì confinata durante tutta la durata della presunta iniziativa pubblica.
La questura ha agito con tale scrupolo a tutela dei neofascisti da garantire loro persino il parcheggio riservato, sottratto agli abitanti del quartiere, oltre a imporre la chiusura dei negozi della zona.
La questura ha agito con tale scrupolo a tutela dei neofascisti da garantire loro persino il parcheggio riservato, sottratto agli abitanti del quartiere, oltre a imporre la chiusura dei negozi della zona.
Il corteo è quindi consistito in uno spostamento di non più di 150 metri dal punto di partenza e veniva mosso dalle forze dell’ordine avanti e indietro in base agli spostamenti degli Antifascisti che nel frattempo avevano assediato, muovendosi da una parte all’altra, alcuni dei vari ingressi alla zona rossa. Di conseguenza, il comizio non ha assolutamente avuto luogo, checché ne dicano i vari giornali; anche perché dentro alla zona c’erano solo forze dell’ordine – in quantità elevata tra celere, carabinieri e digos – e i circa 35 fascisti che hanno sventolato le loro bandiere e hanno scandito qualche triste slogan con l’aiuto di un megafono.
Dall’esterno del recinto non è stato udito nulla di ciò che Forza Nuova ha il coraggio di chiamare comizio pubblico, nei fatti si è trattato di una passeggiata a passo lento con fare dimesso e timoroso, orchestrata dai funzionari della digos.
Dall’esterno del recinto non è stato udito nulla di ciò che Forza Nuova ha il coraggio di chiamare comizio pubblico, nei fatti si è trattato di una passeggiata a passo lento con fare dimesso e timoroso, orchestrata dai funzionari della digos.
Tra le altre cose, riguardo alla fantomatica aggressione che uno “sfigato” politicante neofascista ha pubblicizzato, ci preme precisare il fatto che non è stato fisicamente toccato da nessuno bensì è stato invitato ripetutamente ad allontanarsi dal gruppo di Antifascisti. Risulta evidente che la sua presenza in quel luogo fosse una provocazione, dimostrata dalle minacce di denuncia che l’individuo ha più volte proferito verso i presenti.
Forza Nuova a Savona non esiste, lo dimostra il fatto che i pochi presenti provenivano da Imperia, Genova e Albenga. In definitiva il piano non è andato a buon fine grazie alla resistenza diretta messa in atto dagli Antifascisti savonesi che hanno così impedito lo svolgimento di questo evento e hanno ancora una volta rifiutato l’agibilità politica ai nostalgici del ventennio fascista.
Ancora una volta non hanno avuto alcuna visibilità politica nel territorio cittadino savonese!
Che ostentino pure spavalderia e arroganza… sono andati via di nuovo a testa bassa, ovviamente scortati dalle volanti della polizia dopo quasi un’ora di attesa prima che riuscissero a uscire con le loro auto dalla zona rossa presidiata dagli ANTIFA!
Ancora una volta non hanno avuto alcuna visibilità politica nel territorio cittadino savonese!
Che ostentino pure spavalderia e arroganza… sono andati via di nuovo a testa bassa, ovviamente scortati dalle volanti della polizia dopo quasi un’ora di attesa prima che riuscissero a uscire con le loro auto dalla zona rossa presidiata dagli ANTIFA!
A SAVONA NESSUNO SPAZIO PER I FASCISTI!
NÉ SEDI, NÉ PRESIDI, TANTOMENO FINTI CORTEI!!!
NÉ SEDI, NÉ PRESIDI, TANTOMENO FINTI CORTEI!!!
alcuni presenti al presidio antifa sabato 24 marzo 2012
direi "incoscienza". "...incoscienza di definire comizio politico" non "coraggio".
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