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lunedì 3 ottobre 2011

Ponte di Brooklyn occupato, 700 arresti a New York

 da infoaut



Circa 700 manifestanti, disoccupati, reduci di guerra, studenti e insegnati, sono stati arrestati oggi a New York,  dopo aver occupato il ponte di Brooklyn ed essere partiti in corteo. Questi settecento manifestanti non sono altro che una piccola  parte di quasi 2000 persone che da due settimane hanno occupato Zuccotti Park, tra la Broadway e Liberty Street, non lontano dai grattacieli di Wall Street, con la chiara intenzione di rimanerci per mesi, ponendolo come base operativa per  l’avvio dell’autunno americano.
Il movimento contesta le politiche dell’amministrazione Obama, messe in atto per fronteggiare la crisi economica, colpevole esso stesso di essere "schiavo" di quelle logiche del sistema finanziario americano che come simbolo ha Wall Street. Ma non solo l’amministrazione Obama è nel mirino dei manifestanti ma l’intera  classe politica americana, colpevole di non ascoltare le richieste della gente, di chi realmente la crisi la vive sulla propria pelle a discapito di logiche finanziare, le stesse logiche che stanno portando anche gli stati uniti alla bancarotta.
La manifestazione di oggi non è un caso isolato perchè iniziative di questo tipo si stanno allargando come macchia d’olio in tutti gli Stati Uniti, da Washington e Boston dove oggi sono state fermate altre 24 persone che partecipavano a un sit-in non autorizzato davanti alla sede di Bank of America, grazie alla rete di comunicazione con strumenti come YouTube, Facebook, Twitter, denominatori comuni di tutte le lotte che hanno caratterizzato il 2011, Tunisia, Egitto, Spagna, Grecia, etc.
Gli arresti di oggi non hanno di certo scoraggiato la protesta, difatti il movimento ha già dato l’appuntamento per il 6 ottobre a Washington, simbolo della politica e delle lobby, in occasione del decimo anniversario della guerra in Afghanistan.

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