"Devono essere impazziti" — avranno pensato i fiorentini in questi ultimi giorni. In pieno centro, accanto
al Duomo, in Piazza della Repubblica, lungo Piazza della Signoria, a
San Lorenzo, a Sant'Ambrogio, Oltrarno, a Santa Croce...Chi si è
ritrovato a camminare per Firenze non ha potuto fare a meno di notarlo.
Faceva capolino persino lungo i viali, alle fermate dei bus. Si tratta
di un manifesto firmato dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, col concorso della Protezione Civile,
in cui si ribadisce la necessità dell'Alta Velocità ferroviaria, la
bellezza del Progresso, l'ineluttabilità dei sacrifici ambientali ed
umani richiesti, e si invita la popolazione a non impedire l'imminente
sventramento della città assicurato dalla costruzione della nuova
stazione ferroviaria sotterranea. A
leggerlo c'è da rimanere sbigottiti. Mai gli amministratori pubblici si
sono rivolti con così aperta sincerità ai loro elettori. Ad ogni modo
si deve essere trattato di un rigurgito momentaneo di franchezza, qualità notoriamente incompatibile con il mestiere di politico,
tant'è che si è aperta la caccia istituzionale ai manifesti che man
mano vengono rintracciati e (ma ancora non tutti) rimossi. Peccato, perché facevano bella figura. A loro imperitura memoria, abbiamo pensato bene di immortalarli.
Segue il testo:
CI AVETE LASCIATO DEVASTARE IL MUGELLO, FATECI TENTARE ANCHE CON FIRENZE
L’Alta Velocità è la più grande opera pubblica mai realizzata nel
nostro paese, un simbolo di modernità e progresso. Milano e Roma, la
capitale economica e quella politica, collegate da treni superveloci che
accorciano le distanze per il gaudio degli utenti in grado di
permetterseli. Ma il Progresso non apporta solo benefici, esige anche
qualche costo. Inutile essere ipocriti, nulla è gratuito a questo mondo.
La costruzione della tratta Bologna-Firenze, ad esempio, oltre ai decessi avvenuti nei cantieri per i numerosi incidenti sul lavoro, ha devastato il Mugello in modo irreparabile causando danni ambientali giudicati incalcolabili.
Ma cosa saranno mai la vita di un pugno di operai sbadati, qualche
torrente d’acqua calpestabile e qualche lembo di verde in meno, nonché
il malcontento di contadini e montanari, in confronto ad un affare
colossale giustificato in nome della comodità offerta di pagare un
biglietto più che raddoppiato per risparmiare qualche spicciolo di
tempo? Alla torta dell’Alta Velocità sulla Milano-Roma manca
solo la ciliegina finale:una stazione apposita a Firenze. Coerentemente
con quella che è sempre stata la nostra politica, è stato scelto il
progetto più faraonico e costoso. L’ingegnere inglese Foster ha
disegnato una stazione indimenticabile, tutta sotterranea per non
recare intralci in superficie, che prevede due tunnel di circa 7
chilometri che andranno a tagliare la falda acquifera sottostante il capoluogo toscano. Secondo il parere degli stessi esperti, circa quattrocento edifici che si trovano lungo il percorso prestabilito sono a rischio di crollo per via degli scavi. Ma i lavori di traforo, che dovranno partire entro la fine del 2011, incideranno anche sul livello delle acque sotterranee e
ciò provocherà sconquassi geologici con ripercussioni in superficie che
riguarderanno ben duemila edifici, fra cui la Fortezza da Basso. Fino
ad ora l’apertura del cantiere nella zona di Castello ha già provocato le prime crepe nelle abitazioni circostanti e l’allagamento di alcune cantine.
Ma, anche se decine o centinaia di palazzi dovessero crollare, magari
causando un numero imprecisato di vittime; anche se per oltre dieci anni
Firenze dovrà sopportare quotidianamente il viavai di centinaia di camion che renderanno ancora più snervante il traffico cittadino; anche se l’inalazione delle polveri sottili sollevate dai lavori riempirà gli ambulatori e gli ospedali di malati e i cimiteri di deceduti,
non vi sembra che tutto ciò sia comunque un disagio minimo e
ragionevole a fronte di un’opera meravigliosamente moderna il cui costo
finale secondo l’amministratore delegato delle Ferrovie non arriverà
nemmeno ai due miliardi di euro? Ci avete già lasciato devastare il
Mugello, affidando le vostre timide proteste nelle mani di partiti e sindacati.
Fateci tentare anche con Firenze. Non arrabbiatevi e non scendete per
strada a bloccare i lavori, non imitate quei terroristi che abitano in
Val Susa, rispettate la legge fino al vostro ultimo respiro. Restate chiusi nelle vostre case a sperare nel vostro politico di fiducia. Continuate a fare appelli alle autorità e a raccogliere firme.
In cambio, vi promettiamo che invieremo una corona di fiori al vostro
funerale e poseremo una targa marmorea a imperituro ricordo del vostro
sacrificio nella sala d’attesa della futura stazione.
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