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mercoledì 8 agosto 2012

Blitz dei Ros contro gli anarco-ambientalisti Trenta perquisizioni anche in Germania


da http://qn.quotidiano.net

Blitz dei carabinieri dei Ros a carico di 21 persone di un gruppo anarco-ambientalista ritenute responsabili di una serie di incendi e danneggiamenti aggravati dalla finalità di terrorismo
Operazione dei carabinieri del Ros contro la FAI, Federazione Anarchica Informale
Operazione dei carabinieri del Ros contro la FAI, Federazione Anarchica Informale
Roma, 8 agosto 2012 - Dall’alba i carabinieri del Ros e dei Comandi Provinciali competenti stanno effettuando, in diverse regioni e in Germania, trenta perquisizioni personali e locali disposte dalla Procura della Repubblica di Bologna a carico di 21 persone ritenute responsabili di una serie di incendi e danneggiamenti aggravati dalla finalità di terrorismo.
Le indagini riguardano un gruppo di matrice anarco-ambientalista, impegnato da anni nell’ecologismo, contro la sperimentazione animale e l’attacco al sistema tecnologico e industriale.
 E’ stato individuato, in particolare, un nucleo organizzato a Bologna, collegato ad affini gruppi nazionali ed esteri, che ha fatto ricorso all’azione diretta con danneggiamenti a danno di aziende impegnate nei settori
della ricerca e della sperimentazione, della moda, dell’intermediazione finanziaria, delle banche, delle telecomunicazioni e del nucleare, quale mezzo di protesta antisistema.
Le perquisizioni hanno già consentito di sequestrare personal computer, materiale informatico e documentazione comprendente pubblicazioni, appunti, volantini e lettere, tra cui copie del manuale anarchico ‘Ad ognuno il suo - 1000 modi per sabotare questo mondo’, di vasta diffusione nel contesto anarco-insurrezionalista, dove si descrive con dovizia di particolari come costruire, assemblare e collocare un ordigno esplosivo, “difendersi” dai sistemi di intercettazione, sottrarsi alle indagini di polizia, condurre azioni di sabotaggio e liberare gli animali.
Lo stesso manuale, diffuso anche in internet, era stato rinvenuto nella disponibilita’ di Sergio Maria Stefani e Alessandro Settepani in occasione del loro arresto a Orte il 27 marzo 2008, mentre si apprestavano al danneggiamento di linea ferroviaria, mediante l’apposizione di ganci metallici sui cavi dell’alta tensione, con modalità  analoghe a quelle riscontrate in occasione del tentativo di danneggiamento della linea dell’alta velocita’ ferroviaria, il 16 luglio 2012 ad Anzola dell’Emilia.
Le indagini hanno riguardato, in primo luogo, un attentato incendiario ai danni del ristorante “Roadhouse Grill”
di Bologna
, del 12 dicembre 2010, realizzato con sfondamento di un vetrina e introduzione di due bottiglie incendiarie, che non hanno provocato danni al pavimento ed agli arredi del locale. L’azione veniva rivendicata sul sito www.finoallafine.Info, il 20.12.2010, con un comunicato di solidarieta’ ai tre detenuti in Svizzera “Billy”
(Bernasconi Luca), “Costa” (Ragusa Costantino) e “Silvia” (Guerini Silvia).
Il 26 marzo 2011 sono stati colpiti gli uffici della societa’ IBM Italia, utilizzando un rudimentale ordigno costituito da un fustino di acciaio inox contenente liquido infiammabile che non ha provocato danni alla centralina che gestisce l’alimentazione elettrica dell’immobile sede dell’azienda. Sulla parete del vano scale è stato
rinvenuto uno scritto di rivendicazione “ELF”, vergato con vernice color verde scuro, che ha orientato le indagini sulla matrice ambientalista radicale.
Successivamente, il 29 marzo 2011, quattro ordigni rudimentali realizzati dall’assemblaggio di taniche di plastica con liquido infiammabile e innesco formato da grossi petardi e scatole di fiammiferi collegati a una miccia hanno causato l’incendio di due cabine elettriche in via San Donato 50/4, sede degli uffici commerciali dell’ENI.La deflagrazione di tre di essi ha causato danni alle infrastrutture dello stabile, mentre il quarto e’ stato rinvenuto inesploso in prossimita’ di una finestra. Le cabine elettriche, invece, sono state incendiate con liquido infiammabile versato all’interno.
L’ultimo episodio ricostruito nell’ambito dell’operazione di oggi, denominata ‘Mangiafuoco’,risale al 21 luglio 2011 con l’incendio, all’interno di un capannone in Ozzano presso una sede distaccata del Dipartimento di Scienze degli Alimenti della facolta’ di Agraria dell’Universita’ di Bologna. Il rogo distrutto il capannone e il materiale custodito all’interno.
Nel corso di una prima ispezione nei locali sono state rinvenute tracce di liquido accelerante, che hanno consentito di ipotizzarne l’origine dolosa. L’azione e’ stata rivendicata il 20 marzo 2012 sul sito Informa-Azione da “Liberazione Animale”, ancora in solidarieta’ ai tre detenuti in Svizzera “Billy”, “Costa” e “Silvia”.
Alcuni degli indagati collocabili nell’’anarchismo verde’, frangia della galassia anarco-insurrezionalista, sono emersi anche nell’indagine ‘Ardire’, condotta dalla Procura della Repubblica di Perugia e dal Ros, che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, il 13 giugno scorso, nei confronti di dieci indagati e la
perquisizione dei domicili, tra gli altri, di diversi anarchici emiliani. In particolare, nelle abitazioni di due di loro sono stati rinvenuti numerosi volantini, opuscoli e pubblicazioni di area anarchica, materiale informatico e corrispondenza con i citati detenuti in Svizzera.

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