da notav.info
Il kgn no tav tour è un’iniziativa dei giovani valsusini che vogliono portare all’interno degli istituti scolastici italiani il problema del progetto Tav Torino-Lione. Il kgn è il comitato dei giovani no tav che da mesi si ritrovano e organizzano la realtà giovanile che si è affacciata al movimento negli ultimi anni. Molti studenti italiani in questi mesi sono venuti in Val di Susa e hanno capito le ragioni di questo movimento. Visto che l’informazione riguardo a questo problema non sempre è corretta o addirittura assente, ci hanno invitato a portare in prima persona la nostra esperienza nelle scuole.Oggi a Roma è successo un episodio gravissimo proprio a riguardo di questa iniziativa. Nell’istituto Newton era prevista un’assemblea in cui sarebbero dovuti intervenire degli studenti della Valle. Il preside venuto a conoscenza di questo ha deciso da subito di opporsi arrivando a minacciare uno studente con queste parole: “Come ti avevo promesso troverai le camionette fuori da scuola”. Detto fatto. Oggi all’ingresso dell’Istituto le forze di polizia impedivano l’accesso agli studenti non iscritti a quella scuola chiedendo i documenti. I rappresentanti del kgn non sono così potuti entrare e l’assemblea si è dovuta svolgere all’esterno. Non pensiamo sia tollerabile che vengano chiesti documenti all’ingresso di un’ Istituto pubblico che tutto dovrebbe essere tranne che un commissariato di polizia. Evidentemente come in Val di Susa il problema Tav è scomodo e viene gestito come un mero problema di ordine pubblico. La grandezza di questo movimento dimostra il contrario, tutta l’Italia si informa, conosce e prende posizione su una vertenza sociale che va oltre la dimensione del semplice cantiere. La Torino-Lione è un’opera che costa 22 miliardi di euro, equivale a una manovra finanziaria e provocherà un dissesto economico gravissimo in un Paese già in ginocchio. Fa paura che i giovani si interessino al mondo che li circonda e vogliano essere protagonisti del loro futuro. Discutere di investimenti così grandi significa minare gli interessi di una casta che ha distrutto l’Italia. Evidentemente il preside si sente parte di questo gruppo di privilegiati e magari spera di poter entrare anche lui al tavolo delle spartizioni. Anche in Val di Susa il clima nelle scuole è pesante, simile a quello romano. Due studenti no tav rischiano la sospensione per aver distribuito volantini a scuola. Noi pensiamo che la scuola debba essere uno spazio libero di crescita, informazione e lotta. Non ci fermeremo di fronte a questi dispetti, anzi ridiamo di fronte alla bassezza degli espedienti escogitati dai dirigenti didattici. In Val Clarea c’eravamo tutti e ci saremo ancora. Abbiamo affrontato idranti, lacrimogeni e arresti e abbiamo continuato a resistere anche se feriti gravemente. Quindi rilanciamo le iniziative di lotta e informazione nelle scuole chiedendo a tutti gli sudenti italiani di sostenerci, indire altre assemblee e non accettare ordini da chi dovrebbe fornirci i mezzi per crescere e conoscere e invece ci risponde chiudendo le porte e piazzando la polizia agli ingressi.
Un abbraccio e un saluto a tutti gli studenti che già ci hanno invitato e in particolare agli studenti no tav di Roma del Newton.
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