Da "una vertigine chiamata vita" di Osho Rajneesh
Gli studiosi sono molto bravi a distruggere tutto ciò che è bello con i commenti, le interpretazioni, la cosidetta culturale. Rendono ogni cosi cosa pesante che trasformano anche la poesia in prosa. Io non ho mai partecipato a una lezione di poesia all'università; spesso venivo invitato dal preside di quella facoltà, che mi chiedeva: "Se frequenti altre lezioni, perchè non vieni a quelle di poesia?".
Risposi: " Perchè voglio tenere vivo il mio interese per la poesia. Amo la poesia e so benissimo che i tuoi professori non sono assolutamente poetici; nella loro vita non hanno mai conosciuto alcuna poesia. Li conosco molto bene; uno di loro passeggia con me tutte le mattine; non l'ho mai visto guardare gli alberi, ascoltare gli uccelli o osservare la bellezza dell'alba".
Nell'università in cui mi trovavo il sorgere del sole e il tramonto erano qualcosa di veramente magnifico: l'edificio era situtato su una collina circondata da alture più basse. Ho viaggiato per tutta l'India, ma non ho visto in nessun altro luogo albe e tramonti più belli. Per ragioni misteriose, l'università di Sagar sembra godere di una posizione particolare per cui le nuvole, all'alba e al tramonto assumono colori tanto intensi che anche un cieco si accorgerebbe che sta succendo qualcosa di meraviglioso.
Tuttavia non ho mai visto il professore di poesia dell'università osservare il tramonto o anche solo fermarsi per un istante. Ogni volta che mi vedeva intento a guardare il sorgere del sole, il tramonto. gli albert gli uccelli, mi chiedeva: "Perchè te stai seduto qua? Sei uscito per una passeggiata, fai ginnastica?".
Gli risposi: "Questo, per me, non è un esercizio. Lei sta facendo un esercizio, per me è una storia d'amore".
Quando pioveva, non usciva mai; ero io che andavo a bussare alla sua porta, dicendogli " Venga fuori!".
Rispondeva "Ma sta piovendo!"
Replicavo "Questo è il momento più bello per fare una passeggiata, perchè le strade sono completamente deserte. E camminare sotto la pioggia senza ombrello è bellissimo, è veramente poetico!"
Pensava fossi matto, ma un uomo che non mai camminato sotto la pioggia, sotto gli alberi, non può capire la poesia.
Dissi al preside della facoltà: "Questa persona non è poetica, distrugge ogni cosa. è scolastica, mentra la poesia è antiscolastica: tra di loro non c'è alcun terreno d'incontro".
Le università distruggono l'interesse e l'amore per la poesia. Rovinano il tuo ideale di vita, rendendo quest'ultima sempre più simile a una merce. Ti insegnano come fare più soldi, non come vivere in maniera profonda e totale, e queste sono le chiavi che schiudono la soglia dell'Assoluto, grazie alle quali puoi cominciare ad avere i primi bagliori...Ti viene spiegato quanto è importante il valore dei soldi, non di una rosa. Ti viene spiegato quanto è importante essere un primo ministro o un presidente, non un poeta, un pittore, un cantante, un ballerino. Si pensa che queste cose vadano lasciate ai matti.
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