da http://blogeko
feb 12
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Però è interessante notare il momento in cui la Tepco ha redatto, diciamo, il certificato ufficiale di morte del termometro.
Si tratta di una termocoppia – un dispositivo basato su un circuito elettrico – e la Tepco oggi ha testato il circuito quando la temperatura aveva raggiunto i 91 °C, al termine di un lungo aumento “a singhiozzo” che aveva mostrato oscillazioni, sì, ma nell’ordine di una decina di gradi.
Subito dopo il test, il termometro è passato da 91 °C a 285 °C. Non è che la termocoppia si è rotta proprio a causa del test effettuato sul circuito elettrico? E che i 91 °C precedenti erano invece attendibili?
La domanda è stata rivolta alla Tepco da un reporter durante la conferenza stampa dedicata proprio alla temperatura del reattore 2. Si svolge in giapponese, e la sto seguendo attraverso il blog Ex-Skf (mai abbastanza lodato, ripeto un’altra volta) che assiste alla conferenza via web e posta in inglese.
La Tepco ha risposto che non sa perchè il valore mostrato dal termometro rotto è aumentato così all’improvviso. Ha pensato a un guasto già quando l’apparecchio ha cominciato a mostrare un aumento della temperatura, dal momento che gli altri due termometri indicavano invece temperature basse e in costante discesa. Però, no, non ha controllato il funzionamento di questi altri due termometri e non ha in programma di farlo.
Lo screenshot catturato da Ex-Skf mostra le temperature rilevate dalla termocoppia. La Tepco ha effettuato il test sul circuito e l’ha dichiarato rotto subito prima che indicasse le temperature evidenziate all’interno del rettangolo rosso.
Secondo la Tepco le reazioni nucleari non sono riprese perchè non è stato individuato Xenon radioattivo. Dal contenuto della conferenza stampa si deduce che non sono state cercate altre sostanze, tipo lo Iodio 131.
Su Ex-Skf la conferenza stampa della Tepco, il termometro del reattore 2 è rotto
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