da osservatoriorepressione
Si è svolta, presso il carcere di Poggioreale, l'udienza di convalida da parte del GIP di Enzo Martinelli arrestato, a Napoli,
durante la contestazione sotto la sede della Banca d’Italia nell’ambito
dello Sciopero Generale proclamato dal sindacalismo di base ed
indipendente.
Con
una decisione assurda il Magistrato ha si liberato Enzo dal carcere di
Poggioreale, ma ha ritenuto comunque di applicargli la misura
restrittiva degli arresti domiciliari, nonostante sia stato oggetto di
un vigliacco pestaggio da parte dei poliziotti come dimostra l’ampia
documentazione fotografica e video disponibile in rete e sia stato
arrestato in maniera fondamentalmente casuale durante la carica. E
nonostante sia un giovane studente di vent'anni senza alcun precedente
penale. Difficile non vedere in questa decisione la volontà della
Procura di non sconfessare l'operato della Questura e legittimare così
una linea repressiva che tratta il malessere sociale di questo paese
come questione di ordine pubblico. E' una inquietante linea di
continuità con i comportamenti che lo scorso anno hanno già colpito i
movimenti napoletani e in particolar modo i movimenti di lotta dei
precari. Anche le continue interviste del questore Merolla in questi
giorni e i loro toni gratuiti e "preventivi" sono delle invasioni di
campo volte a pre-legittimare una sorta di tolleranza zero nei confronti
dei fenomeni di contestazione sociale. Questo autunno sarà un autunno
di grande mobilitazione e di lotta di lavoratori e studenti non certo
per motivi superficiali, ma perchè si difendono diritti fondamentali
attaccati dalle scelte governative e dalla speculazione finanziaria.
Nessuno può travestirsi da sceriffo di fronte a questa sacrosanta
pretesa di giustizia sociale. Nè si possono trovare capri espiatori come
appunto nel caso di Enzo. Fra qualche giorno ci sarà il Riesame ed è
fondamentale che si ristabilisca un minimo di garantismo giuridico
attraverso la sua immediata liberazione!
Sindacati di Base e Movimenti napoletani
maggiori info su: www.caunapoli.org
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