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venerdì 29 giugno 2012

Tribù amazzoniche occupano il cantiere di Belo Monte, la diga che sfregia la foresta

da blogeko

giu  12
29
Le tribù amazzoniche avevano promesso guerra. E guerra è. Sono riuscite poco fa, in Brasile, ad occupare e fermare il cantiere per la contestatissima e faraonica diga di Belo Monte sul fiume Xingu, che – per produrre energia idroelettrica – renderà irriconoscibile il paesaggio in un’amplissima area della foresta pluviale. La stessa dove loro sono vissuti da sempre in armonia con la natura.
La diga di Belo Monte, secondo i progetti, sarà la terza più grande del mondo, dopo le Three Gorges in Cina e dopo quella di Itaipu, sempre in Amazzonia, fra Brasile e Paraguay.
La protesta degli indigeni è iniziata da diversi giorni, ma il cantiere è stato fermato solo da poco. C’è un bel video di Al Jazeera, arriva fra poche righe.
Prima voglio sottolineare una cosa. Gli indigeni non lottano solo per difendere la loro terra e la loro acqua (che già non sarebbe poco…): l’Amazzonia, è noto, rappresenta i polmoni del pianeta. E Belo Monte ne cancella la bellezza di 500 chilometri quadrati.
Il video di Al Jazeera mostra fra l’altro la strada del cantiere. Solitamente è percorsa da un viavai ininterrotto di mezzi pesanti. Ora è nelle mani degli indigeni, che l’hanno sbarrata parcheggiando di traverso ruspe e autocarri.
La diga dell’impianto idroelettrico di Belo Monte bloccherà le acque dello Xingu, uno fra i maggiori affluenti del Rio delle Amazzoni, che per 150 chilometri verrà trasformato in uno stagnante acquitrino.
I 500 chilometri quadrati di foresta allagata per creare il lago artificiale destinato ad alimentare le turbine idroelettriche corrispondono ad un sesto della Valle d’Aosta. Dagli Anni 60 in poi è stato già distrutto il 18% della foresta amazzonica.
Si calcola che oltre 12.000 persone vengano costrette ad abbandonare la terra dove hanno sempre vissuto. La captazione quasi totale dello Xingu lascerà senz’acqua, o quasi, circa 40.000 persone, da sempre abituate anche ad usarlo come via di comunicazione e a contare sulla pesca.
Lo Xingu non è ancora bloccato. Ma gli indigeni, nel video, dicono che è diventato inquinato.
Secondo le stime più aggiornate, l’impianto costerà 17 miliardi di dollari. Fornirà 11.000 MW di energia idroelettrica, sufficiente ai bisogni di 23 milioni di abitazioni. Tuttavia durante i 3-4 mesi dell’anno in cui le precipitazioni sono più ridotte, fornirà solo 1 MW di energia, diventando così una delle dighe meno efficienti di tutto il mondo.
Su English Al Jazeera le tribù brasiliane chiedono di fermare la diga di Belo Monte
Su Afp tribù indigene occupano il cantiere per la costruzione di Belo Monte

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