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mercoledì 6 giugno 2012

Montevideo, Uruguay: La terra non si vende, la terra si difende!

Da es.contrainfo trad. orizzontelibertario.

Proclama letto alla fine della marcia, alle porte del Dinama:

 Perché è in pericolo,
 perché è unica ma appartiene a tutti,
 perché altrimenti  se non la difendiamo siamo complici,
abbiamo deciso di difenderla rompendo il silenzio.



 Siamo parte della stessa lotta, la stessa resistenza che sorge in tutto il mondo. I nostri fratelli sono coloro che ovunque si trovano sono stati  incarcerati, perseguitati e uccisi. Anche sgombrati come è accaduto oggi in Bella Union Tedhy Ney, cacciati dalla terra per un anno avevano curavano e su cui avevano vissuto.
 Come dicono i compagni  co-UTAA : la terra è di chi la lavora e la abita.


Circondano il bosco, ci sfruttano attraverso i datori di lavoro, siamo contaminati dai loro cibi transgenici OGM , avvelenano le fonti d'acqua, inquinano l'aria e vogliamo convincerci a consumare cose che non servono. Ma cadranno.

Ripetiamo ancora una volta, la terra non sta morendo, la stanno uccidendo.  I responsabili hanno dei nomi e sappiamo  a quali interessi rispondono. Vogliamo un mondo sano e libero senza mediatori, lo stiamo costruendo e no chiederemo il permesso. Dare alla terra parte di ciò che ci dà, attaccando chi ci attacca.

 Il Capitale ci riempie con i suoi mega-progetti, noi gli opponiamo un mondo che difende la vita e libertà. Qualsiasi altro megaprogetto come l' Aratiri, porterebbe solo contaminazione distruzione e morte.

LA TERRA NON SI VENDE, LA TERRA SI DIFENDE !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Montevideo, Uruguay: ¡La tierra no se vende, la tierra se defiende!





Proclama leída al final de la marcha, en las puertas de la Dinama:
Porque se encuentra en peligro,
porque hay una sola pero no esta sola,
porque es de todos y es de nadie,
porque si no la defendemos la destruyen,
porque si hacemos silencio somos cómplices,
hemos decidido defenderla rompiendo el silencio.
Somos parte de una misma lucha, una misma resistencia que se yergue en todo el mundo. Hermanos nuestros son los que en cualquier lugar están siendo presos, perseguidos y asesinados. También desplazados como se da hoy en Bella Unión con Ney Tedhy, expulsado ya hace más de un año de la tierra que trabajaba y habitaba. Como dicen los compañeros de UTAA: la tierra es para quien la trabaja y vive en ella.
Nos cercan las forestales, nos explotan los patrones, nos contaminan con los transgénicos y sus fumigaciones, nos envenenan el agua, nos contaminan el aire y nos quieren convencer de consumir cosas que no necesitamos. Pero van a caer.
Repetimos, la tierra no se está muriendo, la están matando. Los responsables tienen nombre y sabemos a qué intereses responden. Queremos un mundo sano, libre y sin relaciones mediatizadas, lo estamos construyendo y no pedimos permiso. Dando a la tierra parte de lo que nos entrega, atacando a lo que nos ataca.
El capital nos invade con sus megaproyectos, nosotros le oponemos a eso un mundo heterogéneo que defiende la vida en libertad. Somos firmes, Aratiri y cualquier otro megaproyecto megaminero es contaminación, destrucción y muerte.

¡La tierra no se vende, la tierra se defiende!

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