da http://milano.corriere.it

LA CONTESTAZIONE - «Fascista te ne devi andare». Con questo slogan una trentina di militanti del centro sociale Cantiere hanno contestato a più riprese il presidente della Provincia Guido Podestà giunto in piazza Fontana per il 42.mo anniversario della strage. Podestà, che in indossava la fascia azzurra della Provincia, ha dovuto lasciare la piazza tra le urla. E' poi tornato per partecipare al corteo, ma anche in questo caso è stato contestato: «Vogliono impedire la partecipazione democratica» ha commentato Podestà.
LA POLEMICA - Alcuni esponenti del centrodestra hanno fatto notare come nel discorso del sindaco Pisapia per la commemorazione della strage sia mancato qualsiasi riferimento alla memoria del commissario Luigi Calabresi. «Un fatto gravissimo» ha detto l'ex vicesindaco De Corato, «Una sinistra ottusa che monopolizza la memoria» ha aggiunto il consigliere della Lega Matteo Salvini. A ricordare il commissario di polizia assassinato perché ritenuto responsabile della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli sono stati nei loro interventi il portavoce dei familiari delle vittime della strage Carlo Arnoldi e la capogruppo del Pd Carmela Rozza, che nel suo intervento in aula ha detto che «ci sono altre due vittime di questa strage, Pinelli e Calabresi».
LA REPLICA - IL sindaco a fine giornata ha risposto alle accuse: «Le parole di parte dell'opposizione e in particolare quelle dell'onorevole De Corato sul commissario Calabresi sono evidentemente strumentali e fuori luogo. Nel mio discorso mi sono rivolto in particolare ai familiari delle vittime e ricordato le tante stragi rimaste, purtroppo, senza colpevoli. Ho poi citato il ‘mostro in prima pagina’ pensando a Pietro Valpreda. Il mio intento era di ricordare quanto accaduto esattamente quarantadue anni fa, non ho invece voluto fare un discorso generale su quanto accaduto negli anni successivi a Piazza Fontana».
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