da infoaut
Scontri con le forze dell'ordine: feriti e forze due morti
Nel sud della Cina, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l'espropriazione forzata delle terre da parte delle autorità. A riferirlo è la stampa di Hong Kong. La folla si è scagliata contro la sede centrale del partito comunista di Lufeng, nella provincia del Guangdong e contro una stazione di polizia. Gli scontri con gli agenti hanno portato ad arresti di massa e numerosi feriti. Il Comune ha minimizzato la protesta, dicendo che meno di un centinaio di persone hanno protestato, ma testimoni, anche su internet - da dove sono però già stati cancellare commenti ostili alle autorità, parlano di migliaia di residenti provenienti anche da villaggi vicini.
La protesta è cominciata dopo che funzionari governativi hanno espropriato, sotto forma di vendita forzata, alcune terre ai cittadini che ieri mattina, a centinaia, sono scesi in piazza a Wukang (il villaggio all'interno della città di Lufeng dove è cominciata la protesta) bloccando le strade. A loro se ne sono uniti molti nei pressi dell'area industriale, dove sono stati attaccati uffici e locali pubblici. Gli scontri sono continuati per tutta la sera. Secondo i residenti, le autorità avrebbero acquistato con la forza la terra a poco prezzo per poi rivenderla ad un costruttore a più di un miliardo di yuan, oltre 120 milioni di euro. La protesta è stata sedata in tarda serata con l'arrivo di poliziotti in tenuta antisommossa e cannoni ad acqua, lacrimogeni e bastoni. Il governo ha assicurato che nessun civile è stato ferito, mentre testimoni riferiscono di una ventina di cittadini feriti, con voci incontrollate di un paio di morti.
Nel sud della Cina, migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro l'espropriazione forzata delle terre da parte delle autorità. A riferirlo è la stampa di Hong Kong. La folla si è scagliata contro la sede centrale del partito comunista di Lufeng, nella provincia del Guangdong e contro una stazione di polizia. Gli scontri con gli agenti hanno portato ad arresti di massa e numerosi feriti. Il Comune ha minimizzato la protesta, dicendo che meno di un centinaio di persone hanno protestato, ma testimoni, anche su internet - da dove sono però già stati cancellare commenti ostili alle autorità, parlano di migliaia di residenti provenienti anche da villaggi vicini.
La protesta è cominciata dopo che funzionari governativi hanno espropriato, sotto forma di vendita forzata, alcune terre ai cittadini che ieri mattina, a centinaia, sono scesi in piazza a Wukang (il villaggio all'interno della città di Lufeng dove è cominciata la protesta) bloccando le strade. A loro se ne sono uniti molti nei pressi dell'area industriale, dove sono stati attaccati uffici e locali pubblici. Gli scontri sono continuati per tutta la sera. Secondo i residenti, le autorità avrebbero acquistato con la forza la terra a poco prezzo per poi rivenderla ad un costruttore a più di un miliardo di yuan, oltre 120 milioni di euro. La protesta è stata sedata in tarda serata con l'arrivo di poliziotti in tenuta antisommossa e cannoni ad acqua, lacrimogeni e bastoni. Il governo ha assicurato che nessun civile è stato ferito, mentre testimoni riferiscono di una ventina di cittadini feriti, con voci incontrollate di un paio di morti.
Nessun commento:
Posta un commento