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La rivolta dilaga verso i comuni a nord della capitale britannica, dove per arginare le sommosse e i saccheggi, sono stati schierati circa 16000 poliziotti. I proprietari di esercizi commerciali a rischio esproprio stanno organizzando pattuglie di vigilantes. Oltre alla grande distribuzione vengono svuotate anche le botteghe della classe media, frequentemente di proprietà di immigrati turchi o pakistani, mentre i giovani sottoproletari di origine afro-caraibica vengono additati come principale motore della rivolta. A chiunque può venire voglia di fare shopping, anche a chi di solito non è concesso.
Le ultime notizie comunicano l’arresto di oltre 500 persone (tra cui due diciottenni e un sedicenne per incitamento alla rivolta via facebook… sic) e il ferimento grave di un giovane manifestante, ricoverato in pessime condizioni per i traumi da pallottole di gomma.
Traduzione di un comunicato dalla rete.
DOV’È LA RISPOSTA ANARCHICA ALLA RIVOLTA?
Mentre l’onda eccitante della rivolta civile si dischiude davanti ai nostri occhi, gli anarchici londinesi sembrano sprecare la possibilità di supportare attivamente questa incredibile espressione di rabbia e frustrazione. Riteniamo che questi disordini siano perfettamente legittimi e che siano da incoraggiare e supportare. Ma come? Nemmeno chi sta scrivendo queste parole ne è certo, ma qualche idea in merito ce l’abbiamo e speriamo che la gente ne prenda atto ed agisca in conseguenza di questa situazione.
Creare una presenza anti-autoritaria visibile e diretta. Dovremmo prendere parte agli scontri con simboli e messaggi scritti, ma la cosa più importante è fronteggiare la polizia. Pensate da black-bloc, erigete le barricate, non indietreggiate quando arrivano gli sbirri.
Supporto legale. Dovremmo raccomandarci con le persone circa l’importanza di agire con il volto coperto, vista soprattutto la massiccia presenza di telecamere di sorveglianza. Distribuire istruzioni su come comportarsi in caso di arresto è un’altra cosa importante da fare (molti potrebbero mostrarsi reticenti ad accettare suggerimenti di questo tipo da qualcuno che viene percepito come un estraneo, non sappiamo come far fronte a questo problema ma è della massima importanza).
Scegliere gli obiettivi. I rivoltosi stanno facendo un ottimo lavoro di ridistribuzione dei beni attaccando le grosse multinazionali, ma quali altri obiettivi si dovrebbero colpire? Stazioni di polizia, tribunali, uffici governativi, banche, telecamere di sorveglianza.
Pensare alla sicurezza. Dovremmo tener conto del fatto che alcuni potrebbero approfittare della situazione per prevaricare gli altri. Tenete gli occhi aperti, muovetevi in gruppo e pensate a guardarvi le spalle l’un l’altro, cercate di capire di chi potete fidarvi.
Queste sono solo le prime battute di quello che possiamo e dobbiamo fare, speriamo vivamente che possa instaurarsi un dialogo tra tutti i rivoltosi che in giro per la città e il Paese sono stanchi del controllo poliziesco e dello sfruttamento perpetrato da questo sistema economico.
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comunicato in lingua originale
Where is the anarchists response to the riots?
While the most exciting wave of civil unrest unfolds in front of our eyes, anarchists across London seem to be failing at actively supporting this immense expression of anger and frustration. We believe this expression to be totally legitimate and should be encouraged and supported. But how? The writers of this are not sure themselves but here are a few ideas and we hope people will think about and act out their response to this situation.
Create a visible and directed anti-authoritarian presence – we should be on these demonstrations with banners and literature but perhaps most importantly facing down the police. Think black-bloc, barricade roads, don’t run when the pigs come.
Legal advice – we should be making people aware of the importance of masking up and the presence of CCTV. Distributing bust cards is also important (note: many people wary of receiving legal advice from perceived outsiders. we are not completely sure how to overcome this and it needs thought.)
Pick your targets – the rioters so far as doing a good job of redistributing wealth by attacking large corporations. what else can we go for? police stations, courts, other government buildings, banks, CCTV cameras
Think about safety – we should be aware that some people are using this as an opportunity to mug others. stay safe, move in groups and think seriously about who you trust with your physical safety.
This is just the beginning of what we should be doing and we hope a dialogue is formed between all protesters across the city and the country who are tired of the police harassment and exploitative economic systems.
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