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Food Not Bombs (FNB) è un’organizzazione anarchica che ridistribuisce autonomamente e gratuitamente alimenti, preferibilmente vegetariani, che altrimenti finirebbero al macero. FNB si può trovare all’opera nei parchi pubblici o nelle piazze di molte città, con le loro cucine portatili e le tavolate aperte a tutti senza alcuna distinzione. In questa maniera il movimento intende affermare che "alle persone non dovrebbe mancare mai il cibo", riappropriandosi inoltre degli spazi pubblici e creando una sorta di zona autonoma temporanea.Indice[-] |
[modifica] Principi di Food Not Bombs
La strutturazione di FNB è basata sul volontarismo, sulla non-violenza e sulla ricerca del consenso (senza alcun leader o "capo" che impone le proprie idee), prefiggendosi l’obiettivo di sfamare chi ha fame. Food Not Bombs non fa la carità, ma cerca di limitare lo strapotere dell’economia liberista, denunciare l'emarginazione e la povertà, contribuendo alla fine dello sfruttamento e della distruzione della terra.Il sostanza il pensiero che FNB intende diffondere è:
- Se i governi e le imprese di tutto il mondo usassero la stessa quantità di tempo utlizzata per fomentare guerre e militarismo, per combattere invece le ingiustizie sociali, nessuno soffrirebbe la fame.
- C'è abbastanza cibo nel mondo per sfamare tutti, ma una buona parte di questo non viene distribuito e finisce nella spazzatura per colpa del sistema capitalistico (es. per impedire l’aumento dell’offerta ed evitare così il crollo dei prezzi) e del militarismo.
- Il riciclaggio dei prodotti alimentari
- Decisioni prese con il meccanismo del consenso
- Nonviolenza
- Vegetarismo
[modifica] Storia
Il primo gruppo di Food Not Bombs si è costituito a Cambridge (Massachusetts, USA), nel 1980, per merito di alcuni attivisti antinucleari. Con l’accrescere della povertà e della precarietà gli attivisti videro nella distribuzione del cibo un modo per denunciare le iniquità del sistema capitalistico. Nel Quebec (Canada francofono) l’avventura di FNB inizia nel 1995, dopo una conferenza di Keith McHenry. Negli USA, soprattutto a San Francisco, i militanti di FNB hanno subito numerosissime intimidazioni (perquisizioni, arresti, denunce, indagini sul terrorismo ecc.) da parte dell’FBI, CIA e Pentagono. Nonostante ciò nessun volontario di Food Not Bombs è mai stato condannato e la stessa Amnesty International ha spesso denunciato l’assurdità di queste misure repressive.Il nome del gruppo prende origine da alcune scritte antimilitariste comparse sui muri di molti negozi di alimentari delle città americane: «MONEY FOR FOOD NOT BOMBS». Attualmente l’organizzazione conta un centinaio di collettivi autogestiti in tutti e cinque i continenti.
[modifica] Bibliografia
- C.T. Butler, Keith McHenry, Food Not Bombs, Fratelli Frilli Editori, (traduzione di Luca Villa, Nicoletta Marchese, Alessandro Cavalieri), 2002
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