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martedì 23 agosto 2011

critical mass

da morirecontro




"Una volta che vi sarete arresi alla bici scoprirete la libertà autentica di una mobilità priva di vincoli, e quando la sperimenterete e vi troverete in mezzo a dei non ciclisti vi farà uscire di testa il fatto che non siano in grado di prendere una bicicletta e partire...Vi sentirete come se foste gli unici nati per il volo in mezzo ad un mucchio di uccellini senza ali. Quando vi arrenderete alla bicicletta, essa potrà effettivamente cambiare la vostra vita."
“Critical mass” (Massa critica) è un raduno di biciclette che, sfruttando la forza del numero, “invadono” le strade che solitamente, purtroppo, sono usate solo dal traffico automobilistico...E' un evento spontaneo, un improvviso incontro di ciclisti per percorrere tutti la stessa strada, spesso rallentando volutamente la circolazione ponendosi ad esempio al centro della carreggiata (c'è chi sostiene che si debba rispettare il codice della strada e che deve essere lasciata almeno una corsia libera per chi vuole sorpassare, e chi invece che tutti devono occupare l'intera carreggiata costringendo le macchine alla velocità delle biciclette - "Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo traffico")...E' quindi a suo modo un "piccolo" strumento di lotta adottato per rivendicare maggiore spazio per le biciclette, una sorta di "blitz" per dire "Ci siamo anche noi e abbiamo i vostri stessi diritti" e "Esiste un altro modo di muoversi", riappropriandosi in modo pulito, sano e anche divertente delle strade reclamandone di più giuste e a misura di tutti, fuori dalla rin/corsa alienata al/nel tempo, perchè l'automobile non è assolutamente un mezzo di trasporto indispensabile, l'unico o il migliore, bensi' è al contrario uno dei più stressanti, costosi, puzzolenti, inquinanti e pericolosi...Ma a chi appartiene, quindi, Critical mass? A nessuno, se non al singolo che la rende viva. Non ha infatti nessun leader, non è un associazione, non è una manifestazione standard che ha bisogno di percorsi bollati e sbirri manganellati di guardia, ed ognuno partecipa all'evento a titolo personale facendosi portatore di un proprio messaggio (che non necessariamente deve essere coincidente con quello dei più)...L'idea fu lanciata a San Francisco nel 1992 da Chris Carlsson (“Stavo pedalando quando mi è venuto in mente che sarebbe stato bello formare una massa compatta di ciclisti in grado di conquistarsi uno spazio di libertà nelle strade di San Francisco”), venne velocemente ripresa in molte città del mondo, e ”qui”, ovvero in questa terra delimitata dai confini, presidiata dalle armi e governata logicamente da delle merde che viene chiamata “Italia”, Milano fu la prima ad avere un regolare evento Critical mass (con cadenza settimanale), a partire dal Febbraio dello stesso anno...All'inizio erano "solo" in 15, ma a Giugno arrivarono ad essere più di 200...Fu poi la volta di Roma il primo dello stesso mese, con circa 50 persone, le quali pedalarono a 9 km/h occupando l'intera carreggiata stradale e rispondendo col campanello ai clacson degli automobilisti arrabbiati...In seguito, molte altre grandi città seguirono l'esempio, fra le quali Torino, Bologna, Brescia, Cagliari e cosi' via...Se quindi hai magari da qualche parte una bicicletta che non usi da chissà quanto tempo, "rispolverala" e, se serve, sporcati le mani per quantomeno tentare di ripararla (perchè non c'è bisogno di andare per forza dal meccanico per farlo, a meno che non ti ritieni definitivamente un suppellettile a 360 gradi), ridandogli vita per poi godertela il più spesso possibile, che sia partecipando o dando il via nella tua zona ad una “Massa critica”, oppure, ovviamente, in altri modi e situazioni...
Adri

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