da notav.info
Submitted by admin on 24 luglio 2011 – 11:02No Comment
Apriamo la cronaca con questa precisazione visto il massiccio utilizzo di candelotti lacrimogeni sparati in val Clarea in mezzo alla vegetazione secca. Un utilizzo criminale sia dal punto di vista della quantità di gas che dal pericolo di incendi che si è verificato. Tutti i roghi sono stati spenti dai no tav che la terra in cui viono la difendono. Gli idranti della polizia che si vedranno nelle immagini sono stati unicamente usati contro i manifestanti e mai per spegnere un incendio. Dalla mezzanotte alle tre circa di questa mattina circa tremila no tav hanno accerchiato il fortino della Maddalena. L’appuntamento era dalle ore 18 alla Baita Presidio Clarea dal lato Giaglione dove dopo una cena al sacco i no tav hanno acceso un grande falò che avevano preparato nel pomeriggio. Dal lato del campeggio no tav di Chiomonte invece dopo la cena è iniziato il dibattito organizzato con Ivan Cicconi e Claudio Cancelli da titolo “IL MODELLO TAV COME STRUMENTO DI APPROPRIAZIONE DEL DENARO E DELLA RICCHEZZA PUBBLICA”. Al termine del dibattito alcune centinaia di no tav sono partiti anche da qui attraverso i sentieri alla volta del fortino della Maddalena. Anche dal lato della centrale elettrica poi, chi non era riuscito a praticare il sentiero, ha partecipato facendo pressione al cancello che chiude via Avanà. Un’area militare, difesa con i denti da Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Alpini. La difesa del fortino la medesima da ogni lato, centinaia di lacrimogeni e idranti, il tutto sotto l’occhio soddisfatto dei dirigenti in cerca di promozione. Ore di assedio determinato, con protezione improvvisate ma efficaci, fatto con il cuore grande che la Val Susa ha. In tanti hanno resistito e impegnato la Polizia per ore, tagliando simbolicamente le reti e lanciando grandi mortaretti luminosi. I cori da ogni lato riempivano l’aria della valle e il fumo dei lacrimogeni intanto saliva ancora. Verso le tre circa è terminato di fatto l’assedio notturno che ha prodotto in ogni caso dei buoni risultati. Vergognosa poi la ricostruzione oggi dei media che parlano di incendi nei boschi e guerriglia. L’unico fuoco acceso dai no tav è stato il falo’ in val Clarea a fianco del pilone votivo no tav. Gli altri roghi che si sono accesi sporadici nella notte sono stati provocati dai candelotti lacrimogeni lanciati verso i no tav dalla Polizia. La medesima situazione si era creata nella giornata del 3 luglio ed i roghi, come anche ieri sera erano stati spenti dal movimento, che ha a cuore la sua valle. Chi oggi sta nel fortino vive e lavora per distruggere questo territorio, il movimento no tav lotta per il futuro di questa valle.
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