da radio onda d'urto
Lla Germania è la prima grande potenza economica a dire addio all’atomo. Alle prime ore del mattino, dopo un lungo vertice alla Cancelleria e consulti con le opposizioni di sinistra, i sindacati, le Chiese, le parti sociali e il ministro dell’Ambiente, il democristiano Norbert Roettgen ha dato l’annuncio: tra dieci anni, nel 2021, l’ultimo dei 17 reattori atomici tedeschi sarà spento.L’addio al nucleare costerà 40 miliardi di euro, e sarà accompagnto da uno sforzo ancor più massiccio di quelli già intensi compiuti finora per la riconversione alle energie rinnovabili e pulite.
Ascolta la Trx con l’intervento di Andrea Bianconi docente di Fisica all’universita’ di Brescia
Spettacolare entrata ieri sera degli attivisti di Greenpeace all’Olimpico. All’inizio del primo tempo della finale di Coppa Italia, si sono calati dall’anello di copertura dello stadio, aprendo uno striscione di 200 metri quadrati con la scritta “Da Milano a Palermo, fermiamo il nucleare”.
La protesta avviene il giorno successivo all’entrata in vigore del decreto Omnibus con il quale il Governo sta cercando di toglierci il diritto di votare al Referendum sul nucleare il 12 e 13 giugno. Ma la partita non è ancora chiusa: nei prossimi giorni la Corte di Cassazione deciderà se il referendum sarà veramente annullato.
Salvatore Barbera responsabile campagna nucleare di Greenpeace
Greenpeace ha reso noto la settimana scorsa i risultati del monitoraggio svolto qualche settimana fa nell’area di Fukushima:i livelli di contaminazione dei campioni di alghe analizzati superano fino a cinquanta volte i limiti ufficiali di sicurezza, minacciando in modo preoccupante popolazione e ambiente.
Giorgia Monti responsabile campagna mare di Greenpeace
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