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domenica 29 maggio 2011

gli indifferenti Alberto moravia


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biografia alberto moravia  http://orizzontelibertario.blogspot.com/2011/05/alberto-moravia.html




 breve  analisi del testo da doc.studenti.it
Analisi del testo: GLI INDIFFERENTI di Alberto Moravia Prima del testo: Alberto Pincherle “Moravia” per il secondo cognome del padre, nacque nel 1907 a Roma e vi morì nel 1990. “Gli Indifferenti” sono la sua prima opera di una vastissima produzione che va dai romanzi, ai racconti, dai reportage di viaggio, a saggi e drammi teatrali. Sappiamo che il componimento dell'opera avvenne in giovanissima età, nel 1929, dopo la guarigione da una grave forma di tubercolosi ossea che lo colpì dall'età di nove anni e lo costrinse per lunghi periodi a letto. Proprio per questo suo isolamento è evidente il distacco dall'atmosfera culturale del tempo e dalla stessa tradizione italiana. Tuttavia in seguito alla pubblicazione e al successo di questa sua opera, egli cominciò fu apprezzato nella sua professione di giornalista e collaborò con “La stampa”, “La Gazzetta del Popolo”, il “Corriere della sera” e “L'Espresso” manifestando interesse e partecipazione ai fenomeni sociali. Il contenuto del testo: L'opera in questione è un romanzo, in quanta narra le vicende e le intricate relazioni che avvengono tra cinque personaggi. La narrazione che procede a ritmo lento e dettagliato conferisce al romanzo un estremo realismo. Il tema principale, è individuabile già dal titolo, ossia “l'Indifferenza”. “Gli indifferenti” in questione sono Michele e Carla, due ragazzi alle soglie dell'età adulta, totalmente sopraffatti ed annoiati dall'ambiente in cui vivono, che non è in grado di dar loro emozioni di alcun tipo eccetto dell'insofferenza. Nella loro ricerca di novità ed evasione, scendono a squallidi compromessi che fanno emergere la “bassezza umana” nella speranza di un cambiamento. “Indifferenza” che tuttavia non può mai essere totale, ed è perciò connessa ad un altro tema centrale: l'”insoddisfazione”, tipica della media borghesia urbana che Moravia critica aspramente. La critica di Moravia è così spietata perché lo coinvolge da vicino, e la sua stessa appartenenza a questa classe sociale è un elemento soggettivo. Se c'è una tesi che si potrebbe dire che Moravia cerchi di sostenere, è sicuramente la condanna di questa realtà da lui così dettagliatamente dipinta. L'opera in questione è di particolare importanza all'interno della produzione di Moravia, un grande autore del Novecento italiano, poiché vi si colloca proprio all'inizio. Lo stile: La sintassi del testo è in prevalenza paratattica ma non mancano proposizioni subordinate più complesse. Il lessico utilizzato, pur essendo utilizzato per descrivere situazioni consuetudinarie, è di registro medio alto e conferisce allo stile una certa ricercatezza. Talvolta c'è l'uso di alcune figure retoriche che contribuisce a enfatizzare il tono della narrazione. Il ritmo e lento ed il tono è serio, a volte diventa drammatico ma al tempo stesso la patet (segue)








 

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