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mercoledì 23 marzo 2011

che cos'è l'Anarcopacifismo

Anarcopacifismo

Da Anarcopedia.

(Reindirizzamento da anarco-pacifismo)
L'anarcopacifismo, è la forma di anarchismo che enfatizza l'eliminazione di qualunque tipo di violenza in qualunque forma e per qualsiasi motivo (specialmente politico), preferendo forme di lotta nonviolenta.
Gli anarcopacifisti promuovono forme di rivoluzione pacifiche (tipico nei mutualisti) oppure tramite attivismo nonviolento.

Indice

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[modifica] Pacifismo anarchico

Lev Tolstoj, qui ripreso nel suo studio (1908), è un emblema del pacifismo anarchico
L’anarchismo pacifista o anarcopacifismo è una corrente del movimento anarchico che rifiuta ogni forma di violenza, tanto quella proveniente dallo Stato quanto quella che si origina nei conflitti sociali, promovendo al contrario il pacifismo e le azioni non violente.
Storicamente l’anarchismo si è sempre considerato come parte integrante di quelle lotte sociali che accettano qualunque mezzo, compresa la violenza, per eliminare gerarchia e autorità (infatti l’unico principio chiaro dell’anarchismo è proprio quello che nessun essere umano deve dominare su altri). Secondo i pacifisti anarchici i principi "postivi" dell'anarchismo sono stati oscurati dalla serie di insurrezioni violente, realizzatesi tra la fine del secolo XIX e l'inizio del XX, che portarono all'identificazione dell'"anarchia" con il "terrorismo". In tale contesto, per impedire l'accostamento dei due termini (anarchia=terrorismo), l’anarchico pacifista propone il rifiuto totale della violenza come mezzo per abbattere autorità e gerarchia. Per gli anarcopacifisti proprio lo sviluppo delle moderne reti di comunicazione ha permesso il riscatto dei veri principi dell’anarchismo: uguaglianza e libertà, anziché identificarlo con la violenza.
L’anarchismo pacifista non impedisce l’esistenza di regole condivise, di “giudici” (individui rispettati per la loro integrità morale), del concetto di delitto o dell’economia autogestionaria; non rifiutano l’esistenza di alcune forme di “potere”, purché queste non vengano monopolizzare da poche persone o entità. Per questo essi credono non debbano esistere politici, parlamentari o governi, ma solo popoli che decidano le “regole” secondo lo schema “una persona un voto”, senza alcun rappresentante o intermediario di professione, riconsegnando inoltre la parola "politica" al suo reale significato etimologico di “partecipazione cittadina”.
Il "pacifismo anarchico" è comunemente associato agli anarchismi religiosi, come ad esempio quello di Lev Tolstoj, ma in verità non ha un carattere prettamente religioso. Tra i non religiosi si possono menzionare il gruppo punk Crass, e l'anarco-sindacalista Bartholomeus de Ligt.
Numerose individualità, oltre alle già citate, si sono professate pacifiste e anarchiche e tra queste H.D.Thoreau, Gustav Landauer, Erich Muhsam e Fabrizio De André.

[modifica] Mezzi di lotta

Alcuni dei mezzi dei quali si avvalgono i pacifisti anarchici per il raggiungimento dei propri fini sono:

[modifica] Anarchismo e non violenza[1]

Crass, gruppo anarco-punk di ispirazione pacifista
Le strutture della società attuale sono essenzialmente statali; non possono quindi che mantenersi con l’autorità e la violenza.
Gli anarchici preconizzano la scomparsa dello Stato; essi propongono una società senza alcuna autorità e dove nei rapporti sociali non si manifesti più alcuna violenza.
Contro il potere e l’autorità, gli anarchici hanno apportato soluzioni libertarie (federalismo, sindacalismo, ecc.), ma contrapponendo la violenza alla violenza, l’hanno di fatto legittimata.
In ogni caso, davanti alla crescita attuale degli apparati repressivi e alle sue implicazioni psicologiche, la violenza insurrezionale pare impotente.
I metodi non violenti paiono essere i mezzi d’azione più conformi alle teorie anarchiche; queste costituiscono una forza per impedire le derive autoritarie della violenza.
L’azione diretta non violenta è stata sopratutto utilizzata da gruppi d’ispirazione religiosa, generalmente con successo, ma la non violenza non è più di sola esclusività religiosa, così come la violenza non è anarchica e atea. E’ per questo che è necessario studiare e mettere in pratica queste modalità d’agire.
Noi sanciamo dunque il primato della non-violenza e consideriamo che il riallineamento alle tesi di «Anarchisme et Non-Violence» debba implicare l’impiego della non-violenza tanto nell’azione sociale quanto nel comportamento individuale.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Note

  1. Nell’aprile 1965 nella rivista ”Anarchisme et Non-Violence” (pubblicata dall’aprile 1965 all’aprile 1974) compare il “manifesto” dei pacifisti anarchici francesi, considerato ancora oggi un punto di riferimento ideale per i “nuovi” pacifisti anarchici d’oltralpe, la maggior parte dei quali trova il suo punto di riferimento nel sito web Anarchisme & Non-Violence 2
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