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giovedì 17 maggio 2012

Francoforte, arrestati attivisti romani Manifestavano contro la Bce

da osservatorio sulla repressione


Sono giovani dell'università la Sapienza, del centro sociale Esc e del Valle Occupato e dovrebbero essere rilasciati nelle prossime 24 ore. Si trovavano alla quattro giorni di mobilitazione contro la Banca centrale europea. Il provvedimento è scattato perché si sono rifiutati di firmare la diffida in cui veniva loro intimato di stare a minimo cinque chilometri di distanza dalla zona rossa. Complessivamente sono cento gli italiani fermati: provengono da Venezia, Padova, Bologna, Roma, Trieste e Napoli (IN AGGIORNAMENTO)




Ci sono oltre 15 attivisti romani arrestati in queste ore a Francoforte dove si stanno svolgendo quattro giorni di mobilitazione contro la Bce e le politiche di austerità europee. Ieri era stata sgomberata l'acampada proprio fuori la Bce, mentre oggi gli attivisti si sono concentrati in diversi punti della città per chiedere la libertà di manifestare, infatti è stato autorizzato solo un corteo per il prossimo sabato. I manifestanti in Paul Platz, all'università e fuori la stazione centrale stanno venendo per la maggior parte identificati e sta venendo consegnato loro un foglio con una diffida: fino a domenica dovranno stare a minimo cinque chilometri di distanza dalla zona rossa al cui interno si trova la sede centrale della Bce, la borsa e la sede della banca centrale tedesca. Gli attivisti dell'università la Sapienza, del centro sociale Esc e del Valle Occupato fermati in queste ore dovrebbero essere rilasciati nelle prossime 24 ore e sarebbero stati arrestati proprio per essersi rifiutati di firmare il foglio con questo provvedimento. 
Complessivamente sono più di cento gli italiani arrestati: fanno parte della rete Rise Up (rising italy for social europe), sigla che raccoglie centri sociali e reti studentesche. Non si conoscono ancora i capi d'accusa né quando saranno rilasciati. I manifestanti fermati provengono da Venezia, Padova, Bologna, Roma, Trieste, Napoli.


LA TESTIMONIANZA - Paese Sera ha raccolto la testimonianza di una studentessa romana che si trova da diversi giorni a Francoforte: "In questo momento la democrazia è sospesa: è impossibile manifestare, riunirsi, ma anche semplicemente camminare per strada. Siamo fermati, perquisiti, arrestati in maniera arbitraria solo perché vogliamo manifestare, non ci sono state violenze né incidenti ma solo persone inermi portate via e schedate in massa. Siamo venuti a Francoforte perché vogliamo un'Europa diversa, perché vogliamo ricostruire la democrazia contro lo strapotere della finanza e dei profitti, vogliamo manifestare e lo faremo: che faranno ci arresteranno tutti?". Da poche ore sono poi arrivati i due pullman partiti ieri pomeriggio dall'università la Sapienza.

Fonte: www.paesesera.it

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