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venerdì 6 aprile 2012

Uccidere Cristo ogni anno




Se Cristo, fosse un uomo, un entità materiale, basterebbe che qualcuno annualmente si piazzase davanti la sua tomba con un coltello, ed ogni volta che prova a risorgere una bella stilettata in petto, come  l'avvoltoio che con dedizione ogni giorno della sua vita mangia il fegato al titano Prometeo.

 E via di nuovo li a giacere nella sua grotta, coperto da un lungo sudario, senza che nessuno lo possa esporre, in qualche vecchio museo.

Il problema è che in questa storia non si parla di uomini ma di tradizioni, di leggi, di dogmi, tutti concetti astrusi creati per ingarbugliare ancor di più la vita, per scoraggiare chi la volesse lineare e tranquillità, insomma normale, per usare, appunto un termine semplice e abusato.

Per carità, il festeggiare è un evento eccezionale, ma facciamo si che tutti i giorni siano feste, non invece un caso occasionale, deciso per giunta da chi ci governa.
Sembra quasi beffardo in un mondo che sprofonda sempre più, festeggiare la resurrezione di un tizio vissuto 2000 anni fa, nel cui nome, si sono fondati imperi di nefandenze.

No grazie ne faccio a meno, mi vedrete festeggiare solo nel giorno della resurrezione dell'uomo, cioè solo quando, come disse Schopenhauer, riuscirà ad infrangere il vetro smerigliato dell'apparenza, per giungere alla realtà.

                                                                                                             Liberi Eretici Maledetti

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