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lunedì 12 marzo 2012

Non bisogna più ragionare(I. Silone)

Da "Fontamara" di Ignazio Silone

<<Le autorità superiori hanno deciso di prendere certi provvedimenti verso Fontamara. Niente di grave, vi assicuro, niente da pagare, niente. Si tratta di sciocchezze, alle quali in città si dà grande importanza, ma un cafone, una persona seria nemmeno vi bada.>>...
La prima decisione riguardava il ristabilimento forzoso nella frazione di Fontamara dell'antica legge del coprifuoco; un'ora dopo l'avemaria nessun cafone doveva trovarsi fuori di casa e doveva restare in casa fino all'alba.
<< E le paghe restano uguali? >> domandò Berardo incuriosito
 <<Cosa c'entrano le paghe ? >> rispose Innocenzo
<< Come costa c'entrano le paghe?>> spiegò Berardo << Se non possiamo uscire di casa prima dell'alba, arriveremo a Fucino, sul luogo di lavoro, un pò prima di mezzogiorno. Se soltanto per un paio d'ore di lavoro ci daranno lo stesso salario di prima, viva la legge del coprifuoco.>>
<< E l'irrigazione?>> domandò Pilato << Come si fa a regolare l'irrigazione notturna se tutti restiamo in casa?>>
Innocenzo La Legge rimase interdetto.
<< Voi non mi avete capito>> disse << oppure, scusate fingete di non aver capito, per torturarmi. Chi vi ha detto che voi dovete cambiare le vostre abitudini? Voi restate cafoni e farete i vostri lavori quando volete. Ma l'Impresario è podestà. Ed io che cosa sono, io ? Cursore del comune, e non dovreste impedirmi di fare il cursore. L'Impresario, come podestà decide, di mettersi al riparo dalle proteste e dai reclami delle altre autorità, che voi durante la notte dovete stare in casa.Io come cursore, vi porto il suo ordine. Voi come cafoni, fate naturalmente quel che vi pare. >>...
Approfittò del momento di ammirazione in cui ci sorprese, per comunicarci la seconda decisione del podestà riguardante Fontamara. In tutti i locali pubblici doveva essere affisso un cartello che dicesse: IN QUESTO LOCALE E' PROIBITO PARLARE DI POLITICA....
<< Ma a Fontamara nessuno sa neppure cosa sia la politica >> osservò giustamente Marietta << Nel mio locale nessuno ha mai parlato di politica. >>
<< Di che si parla, dunque se il cavalier Pelino tornò al capoluogo tutto infuriato ? >> chiese Innocenzo sorridendo.
<< Si ragiona un pò di tutto >> riprese a dire Marietta << Si ragione dei prezzi, delle paghe, delle tasse, delle leggi; oggi si ragionava della tessera, della guerra, dell'emigrazione.>>
<< E di questo non si dovrebbe più parlare, secondo l'ordine del podestà >> chiarì Innocenzo << Non è ordine speciale per Fontamara, ma in tutta Italia è stato diramato quest'ordine. Nei locali pubblici non bisogna più parlare di tasse, di salari, di prezzi, di leggi.>>
<< Dunque, non bisogna più ragionare >> concluse Berardo.
<< Bravo Berdardo hai capito perfettamente >> esclamò Innocenzo soddisfatto << Non bisogna più ragionare: questo è il senso della decisione del podestà. Bisogna farla finita coi ragionamenti . E poi siamo sinceri, a che servono i ragionamenti ? Se uno ha fame, può nutrirsi di ragionamenti ? Bisogna farla finita con questa cosa inutile. >>...
Egli stesso scarabocchiò, su un largo foglio di carta bianca ;

Per ordine del podestà sono proibiti tutti i ragionamenti

 Berardo aggiunse
<< Adesso, guai a chi tocca quel cartello>> e continuò
<< Quello che il podestà ordina da oggi, io l'ho sempre ripetuto > aggiunse Berardo << Coi padroni non si ragiona, questa è la mia regola. Tutti i guai dei cafoni vengono dai ragionamenti. Il cafone è un asino che ragiona. Perciò la nostra vita è cento volte peggiore di quella degli asini veri, che non ragionano ( o, almeno, fingono di non ragionare). L'asino irragionevole porta 70, 80, 90, 100 chili di peso; oltre non ne porta. L'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantita di paglia. Tu non puoi ottenere da lui quello che ottieni dalla vacca, o dalla capra, o dal cavallo. Nessun ragionamento lo convince. Nessun discorso lo muove. Lui non ti capisce ( o finge di non capire).
Ma il cafone invece, ragiona. Il cafone può essere persuaso. Può essere persuaso a digiunare. Può essere persuaso a dar la vita per il suo padrone. Può essere persuaso ad andare in guerra. Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benchè lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze. Guardatevi intorno e vedete le conseguenze.>>
Per noi quello che Berardo diceva, non era tanto una novità. Ma Innocenzo La Legge era atterrito.
<< Un essere irragionevole non ammette il digiuno. Dice se mangio lavoro, se non mangio non lavoro>> continuò Berardo << O meglio neppure lo dice, perchè allora ragionerebbe, ma per naturalezza cosi agisce. Pensa dunque un pò se gli ottomila uomini che coltivano il Fucino, invece di essere asini ragionevoli, cioè addomesticabili, cioè convicibili, cioè esposti al timore del carabiniere, del prete, del giudice, fossero invece veri somari, completamente privi di ragione. Il principe potrebbe andare per elemosina. Tu se venuto qui, o Innocenzo e tra poco, nella via buia, farai ritorno al capoluogo. Che cosa può impedire a noi di accoparti ? Rispondi. >>
Innocenzo avrebbe voluto balbettare qualche cosa, ma non potè; era livido come uno straccio.
<< Ce lo può impedire >> continuò Berardo << il ragionamento delle possibili conseguenze. Ma tu, di tua mano, hai scritto su quel cartello che da oggi, per ordine del podestà sono proibiti i ragionamenti. Tu hai rotto il filo al quale era legata la tua incolumità .>>

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