da http://blogeko
feb 12
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Fatevi un’idea, e se avete dei dubbi fra poco c’è un video: da qualche settimana è in piena attività in Brasile il cantiere per costruire la contestatissima diga di Belo Monte sul fiume Xingu, un affluente del Rio delle Amazzoni. Produrrà energia idroelettrica e sarà la terza più grande del mondo.
Superato lo stop imposto per motivi ambientali da un tribunale, il cantiere si è insediato durante le festività di inizio anno, probabilmente con la speranza di dare il meno possibile nell’occhio.
Gli indigeni sono però sono letteralmente in guerra contro la diga, anche nei giorni scorsi hanno organizzato proteste che hanno bloccato per qualche ora il cantiere.
Non sono mossi solo dall’amore per gli alberi. Vogliono difendere le risorse da cui traggono ciò che serve per vivere: e guardate com’è ridotta ora la foresta.
Verranno allagati 500 chilometri quadrati di foresta e il fiume Xingu sarà trasformato in un acquitrino stagnante per la lunghezza di 150 chilometri. Cambierà la vita delle tribù che vivono di pesca. Decine di migliaia di persone saranno costrette ad andarsene.
Il puro e semplice avvio del cantiere – non ancora la costruzione dello sbarramento – ha già causato il degrado del fiume: l’acqua è percorsa da nuvole di fango e non è più potabile (l’acqua è vita per le tribù della zona), i pesci cominciano a morire.
Su English Al Jazeera la diga di Belo Monte causa proteste, con una bella fotogallery
Su International River il cantiere di Belo Monte fermato dalle proteste
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