DA notav
Il blitz studiato a tavolino per l’allargamento del cantiere, l’imponente numero di forze dell’ordine e militari, la volontà di far male e la cieca convinzione di portare avanti un allargamento del non cantiere illegittimo sono i fatti che hanno reso concrete le parole di Manganelli che a gran voce, invocava il morto, criminalizzando il movimento.
Nemmeno dopo la caduta e le gravissime condizioni in cui versa Luca, c’è stato uno stop dei lavori. Luca è caduto dopo essersi arrampicato su un traliccio per resistere allo sgombero dei terreni, ed è caduto perché incalzato dai militari che lo hanno incalzato sul traliccio stesso, costringendolo a salire più in alto.
Luca è grave e la responsabilità della sua salute sono da attribuire esclusivamente a chi ha ordinato ed eseguito il blitz, mettendo, come poi è stato, a repentaglio la vita delle persone.
Dopo l’imponente corteo del 25 febbraio, ecco la risposta della lobby del tav: Ciechi, sordi e guerrafondai ecco il loro vero volto.
L’appuntamento è generalizzato ed ovunque in Italia, a Bussoleno dalle 11.30.
Forza Luca siamo con te.
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