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giovedì 9 febbraio 2012

Altra nuvoletta radioattiva di Iodio 131 in Europa. Viene di nuovo dall’Ungheria

da http://blogeko

feb  12
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Un’altra nuvoletta di iodio radioattivo si aggira per l’Europa. Ha concentrazioni infinitesimali, non è un pericolo per la salute.
Il punto però è che di Iodio 131 in giro, in teoria, non ce ne dovrebbe essere proprio. E’ uno dei prodotti della fissione di uranio e plutonio. Traduzione: deriva da un incidente nucleare.
Sembra il remake del novembre scorso, quando si scoprì che l’origine della nuvoletta era un laboratorio ungherese di isotopi per uso medico. Anche adesso, almeno secondo la Finlandia, la nuvoletta viene di lì.
Non c’entra il blocco del reattore svizzero di Mühleberg, nel canton Berna, avvenuto ieri per un errore umano e poi felicemente (dicono) risolto nel giro di poche ore. Non c’è stato alcun rilascio di radioattività nell’aria, assicurano le autorità elvetiche.
E poi, la cosa è iniziata prima di Mühleberg. Lo Iodio 131 è stato rintracciato nell’aria della Scandinavia dal 16 al 23 gennaio: Norvegia, Svezia, Finlandia, con concentrazioni pari a un milionesimo di Becquerel di radioattività per metro cubo. La notizia è stata diffusa dall’associazione ambientalista nordeuropea Bellona.
La cosa sembrava finita lì, sebbene con l’antipatico particolare che è stato impossibile individuare la fonte.
Però lo Iodio 131 si è rifatto vivo in Austria all’inizio di febbraio. C’è un comunicato stampa sul sito dell’Ages (l’agenzia per la salute e la sicurezza alimentare) e lo trovate linkato in fondo: siccome non leggo il tedesco, mi servo della notizia ripresa in inglese solo dall’agenzia cinese Xinhua.
La concentrazione era di nuovo bassissima, 6 microbecquerel per metro cubo d’aria. Tracce che possono essere rilevate esclusivamente attraverso strumenti di misurazione estremamente sensibili e raffinati.
Di poche ore fa, infine, la notizia che secondo l’agenzia per la sicurezza nucleare finlandese Stuk la fonte dello Iodio-131 rilevato in gennaio in Finlandia è un reattore per la produzione di isotopi a Budapest, in Ungheria.
L’unica fonte della notizia, al momento, è l’agenzia finlandese Yle: Stuk, si legge, ha già preso contatti con l’agenzia ungherese per la sicurezza nucleare con lo scopo di evitare che episodi del genere si ripetano.
Non viene fatto esplicito cenno – lo noterete – alla nuvoletta austriaca, ma solo a quella scandinava anche se la, diciamo, fusione concettuale dei due episodi è abbastanza spontanea. Se ci saranno novità, ne scriverò ancora.
Il comunicato stampa di Bellona che ha aperto il caso piccole tracce di Iodio 131 compaiono misteriosamente nella zona del Mare di Barents
Il comunicato stampa pubblicato lunedì dall’Ages austriaca trovate tracce di Iodio 131 (se passa di qui qualcuno che legge il tedesco, per favore lasci la traduzione nei commenti. Grazie!)
Dall’agenzia Xinhua (via Shanghai Daily) tracce di Iodio 131 nell’aria dell’Austria
Dall’agenzia finlandese Yle viene dall’Ungheria lo iodio radioattivo individuato in Finlandia
Su Affari Italiani Mühleberg, non c’è stato rilascio di radioattività nell’aria
Foto Mr. Tea

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