Cerca nel blog

lunedì 16 gennaio 2012

Scassare la Terra per estrarre gas. Fracking in Bulgaria, la gente protesta in piazza



da http://blogeko
gen  12
16
Si scrive: fracking. Si legge: scassare e avvelenare in profondità la crosta terrestre per estrarre lo shale gas, cioè il gas metano intrappolato nelle rocce.
Finora è stato soprattutto un problema statunitense e canadese: comunità locali inviperite per l’acqua contaminata e-o per terremoti avvenuti in zone tutt’altro che sismiche.
Ma ora il fracking sbarca – vorrebbe sbarcare – nell’Unione Europea, per la precisione in Bulgaria: la Chevron ha ottenuto la licenza per cercare shale gas nella zona di Dobrudzha (Nord Est del Paese), e il Governo dice che in questo modo si ridurrebbe la quasi completa dipendenza dal gas russo.
Solo che i bulgari non paiono per niente d’accordo, e nel fine settimana le proteste hanno riempito le piazze.
Il trattamento inflitto alle profondità della crosta terrestre per estrarre lo shale gas è per certi versi analogo a quello cui vogliono sottoporre il vulcano Newberry: si trivella un pozzo tipo quelli per il petrolio (per un buon tratto però di solito orizzontale o quasi) e si pompa dentro acqua, per indurre le rocce a spaccarsi liberando il gas.
Però all’acqua sono aggiunte sostanze che vogliono facilitare il, diciamo, sereno distacco fra gas e rocce. Parte di queste sostanze è tossica e-o cancerogena. Fin dove si diffondono nel sottosuolo che viene spaccato, e fin dove si diffonde il metano che si libera?
In America varie comunità locali sono convinte che in seguito al fracking la loro acqua – i pozzi e le falde da cui si attinge per bere ed irrigare i campi – sia diventata inquinata, piena di metano (molte persone hanno riferito di acqua che prende fuoco); le società che estraggono il gas, di norma, rispondono che l’acqua era sporca anche prima, e insomma: voglio solo tratteggiare il quadro generale, non scendere nei dettagli delle varie questioni in corso.
Sempre a proposito di acqua: per praticare il fracking bisogna estrarre, usare e inquinare enormi quantità di acqua dolce, l’elemento più prezioso e sempre meno abbondante su questo pianeta.
Credo che siano chiari i motivi per cui i bulgari sono scesi in piazza nel fine settimana. Il gruppo Fracking Free Bulgaria dice di aver ottenuto dal presidente del Parlamento, Tsetska Tsacheva, la promessa che i legislatori esamineranno l’opportunità di istituire una moratoria all’estrazione dello shale gas. Un provvedimento del genere è già in vigore in Francia.
Su Afp migliaia protestano in Bulgaria contro il fracking
Il fracking su English Wikipedia
Foto darthpedrius

Nessun commento:

Posta un commento