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Pubblicato: martedì 27 dicembre 2011 da Marina
Secondo un gruppo di esperti nominati dal Governo giapponese la causa dell’incidente nucleare di Fukushima Daiichi (dopo il salto il video che ne ricostruisce la sequenza) risiederebbe nell’imperizia e mancanza di organizzazione piuttosto che nell’evento del terremoto e del conseguente tsunami accorsi lo scorso 11 marzo. Il rapporto, per ora incompleto, è stato pubblicato ieri. Nelle 507 pagine di questa relazione intermedia (la conclusione sarà pronta nella seconda metà del 2012) grazie alle interviste di 400 relatori emerge che le autorità giapponesi avevano grossolanamente sottovalutato il rischio tsunami ritenendo improbabile che un onda potesse superare i sei metri. Il muro d’acqua che ha spazzato la costa nord-orientale del Giappone l’11 marzo, dopo un terremoto di magnitudo 9 in realtà in alcuni punti ha superato i 12 metri.Nel documento gli esperti sostengono:
C’è stato un problema importante in merito alla preparazione alle catastrofi nucleari. Il fatto che l’altezza dello tsunami abbia superato le aspettative non deve costituire una scusante per la società Tokyo Electric Power (Tepco) rispetto alla gestione del sinistro, il peggiore dal Chernobyl nel 1986.Secondo il professore Yotaro Hamatura, Presidente della Commissione d’inchiesta nominata dal governo, le autorità:
Hanno rifiutato di assumersi la responsabilità, dicendo che le onde dello tsunami hanno superato tutte le aspettative. Questo incidente ci ha dato una lezione importante: dobbiamo essere preparati per l’inimmaginabile.
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