DA .osservatoriorepressione
Se vedi un vecchietto in un supermercato che ruba “per fame” un pacco di pasta o una scatoletta di tonno, che fai? Una domanda che in questi tempi di austerity dovrebbero porsi tutti. Rispondere non è semplice. Per lo più prevale compassione e pena, poi rimani lì, fermo, quasi impietrito e guardi la scena. Ti domandi: lo denuncio, chiamo la polizia? Non so voi, ma io la domanda me la sono posta, e dopo una tormenta riflessione, sono arrivato ad un punto fermo. A denunciarlo non se ne parla nemmeno, anzi mi avvicino, cerco di parlargli – ecco cosa ho pensato – nel mio piccolo devo dargli una mano, pago per lui. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare di miseria, combinata alla vergogna, la solitudine fusa alla disperazione, un corpo vecchio e malandato che fa i conti con l’ingratitudine di figli e di uno Stato sociale, oramai persi. Già, la realtà è diversa. Quando veramente mi è accaduto di vedere un vecchietto, in compagnia di una donna molto più anziana di lui, che infilava sotto il giaccone, riso e formaggio, sono subito intervenuto e a quel punto è andato tutto storto. Le due persone anziane hanno subito lasciato la merce che avevano preso e sono scappati via, lei, la più anziana, piangeva. Quando sono ritornato a casa ero sottosopra, l’immagine di quelle due persone era fissa nella mia mente. La testa mi bolliva di domande. Se non mi avvicinavo, avrebbero portato un pò di spesa a casa? Forse li avrebbero arrestati? Non avevo pace, dovevo distrarmi, non pensarci più. Accendo il televisore, c’è il Tg e ascolto le notizie: indagato il parlamentare Sempronio per truffa e associazione mafiosa, secondo gli inquirenti ha rubato 8 milioni di euro. Sempronio è libero perchè gode dell’immunità parlamentare e il pensiero ritorna ai due vecchietti, al pacco e al pezzo di formaggio. Chiudo il televisore. Ora ho le idee più chiare, rubare per fame non è reato. Forse mi sbaglio, ma il mio cuore mi dice così, la mia fede in Cristo mi indica questa strada. Voi che ne pensate, ditemi la vostra………sbaglio? Per comprendere meglio quanto ho detto, passiamo alla cronaca di oggi. Fatti veramente accaduti. Storie di ordinaria disperazione, narrate con dovizia di particolari e sulle quali continuare a riflettere. Due bottiglie di vino Turriga, una scatoletta di tonno e alcune lamette da barba. Sono costate care ad Angelo Piras, 63 anni di Villaspeciosa. L’uomo è stato arrestato, da una pattuglia di carabinieri locali, nel supermercato del centro commerciale Sant’Ignazio, ubicato nella Zona Industriale di Villacidro, ieri intorno alle 20.00. L’uomo, sospettato di aver compiuto alcuni furti analoghi, nei giorni scorsi, è stato tenuto d’occhio dalla sorveglianza del supermercato che lo ha colto in flagranza di reato. Recatosi alla cassa per pagare alcuni oggetti di poco valore, si è poi allontanato pensando di averla fatta franca, ma è stato subito raggiunto dalla vigilanza del centro commerciale. Angelo Piras ha quindi tentato una disperata fuga, sbarazzandosi della refurtiva, ma è stato bloccato poco dopo. Questa mattina il ladro di vini pregiati è stato processato per direttissima presso il tribunale di Cagliari dove gli è stata applicata una pena di 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa come ammenda. La pena è stata in seguito sospesa e il reo è stato rimesso in libertà. Stessa sorte è toccata ad un pensionato di Carrara. «Non arrivo a fine mese, volevo fare la spesa per mangiare»: si è giustificato così stamani, davanti ai vigili urbani che lo avevano fermato, un pensionato di 65 anni di Carrara che poco prima aveva rubato un marsupio contenente dei soldi dall’abitacolo di un’auto lasciata in sosta col vetro abbassato. Il pensionato, incensurato, era stato visto da alcuni passanti che hanno tentato di afferrarlo. L’uomo si è divincolato ed è fuggito proprio verso il comando dei vigili urbani di Carrara. Due agenti che stavano uscendo dall’ufficio lo hanno poi bloccato. Il pensionato è stato denunciato a piede libero per furto aggravato. Riflettere è d’obbligo……………..
fonte: NoProfit
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