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venerdì 11 novembre 2011

Stop alla discarica di Chiaiano per accertamenti

da chiaianodiscarica.it

 

9 Novembre 2011

Da lunedì sera 7 Novembre sono stati sospesi i conferimenti dei rifiuti nella discarica di Chiaiano. Lo ha deciso Giovanni Perillo, direttore tecnico della Sapna, società coordinata dalla Provincia di Napoli che si occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. «La decisione e’ stata presa per effettuare una serie approfondimenti tecnici nell’invaso», ha detto Perillo. La scelta è stata presa al termine dell’incontro tenutosi lunedì pomeriggio tra i capigruppo consiliari, il presidente Luigi Rispoli, il presidente della commissione ambiente Giovanni Bellerè, rappresentanti della Sapna e il comitato antidiscarica di Chiaiano.
Nel corso dell’incontro è stato anche deciso di convocare per il 14 novembre prossimo un consiglio provinciale monotematico. Alla seduta monotematica saranno invitati anche i rappresentanti dei comuni interessati e gli assessori regionali e comunali che si occupano del ciclo rifiuti.
La discarica di Chiaiano aveva ancora qualche mese di vita ma la scelta dello stop temporaneo è giunta da parte della stessa Sapna che da mesi la gestisce. La decisione per «una serie di approfondimenti tecnici nell’invaso i rilievi tecnici mi hanno convinto della necessità di fare ulteriori verifiche sulla qualità dell’argilla».
L’argilla per impermeabilizzare il fondo della cava. E proprio il materiale utilizzato per impermeabilizzare il fondo della cava uno degli elementi al centro dell’indagine dei pm della Dda Antonello Ardituro e Marco Del Gaudio, che nel maggio dello scorso anno avevano disposto il sequestro parziale della discarica e una serie di rilievi, affidando all’ingegner Luigi Boeri una perizia di parte depositata qualche giorno fa.
Del resto della vicenda aveva già riferito a maggio alla commissione d’indagine sul ciclo dei rifiuti presieduta dall’onorevole Gaetano Percorella, il comandante del gruppo tutela ambiente di Napoli, Giovanni Caturano. Il tenente colonnello aveva ricostruito anche le fasi di una gara di appalto che portò ad assegnare la realizzazione e la gestione del sito alla ditta che si era classificata al terzo posto, la Ibi Idroimpianti, un’azienda successivamente fulminata da un’interdittiva antimafia.
Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Mattino’ l’azienda, a Palermo socia di un’impresa vicina ai Buscemi per i lavori della discarica di Bellolampo, riuscì ad aggiudicarsi l’appalto dopo l’estromissione della Pescatore e la rinuncia della Daneco e subappaltò parte degli interventi alla Edilcar dei Carandente Tartaglia, un’altra azienda colpita da interdittiva antimafia dopo l’avvio delle indagini.
«Dalle attività che avevamo aperto sulla società - ha spiegato Caturano alla commissione - si evincevano abbastanza chiaramente alcune situazioni anomale sulla conoscenza delle particelle che sarebbero state utilizzate come discariche, con largo anticipo rispetto all’aggiudicazione della gara». E poi: «Ancora oggi all’interno della stessa (discarica, ndr), vi sono lavoratori delle società precedenti che sono stati assunti dalla Sapna, attuale direttrice della discarica di Chiaiano, a seguito dell’istituzione delle società provinciali».
( fonte: internapoli.it )

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