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martedì 15 novembre 2011

Liegi – Rivolte e arresti dopo l’omicidio di un rapinatore

da http://culmine



da suieetcendres
trad. tomo
Una settimana fa, il diciottenne Jordy Kasavubu è stato ucciso da un gioielliere durante una tentata rapina. Jordy ed un complice stavano aspettando che il gioielliere tornasse a casa. Il gioielliere notata la loro presenza davanti al cancello della sua villa, ha impugnato una pistola e ha sparato cinque colpi nella direzione dei rapinatori in fuga. Jordy è morto sul colpo, l’altro è stato colpito alla mano da un proiettile ed arrestato in seguito. Dopo una breve indagini, l’uccisione di Jordy è stata classificata come un atto di legittima difesa.
Una settimana dopo, di venerdì, si è svolto il funerale di Jordy. Il sindaco della città aveva decretato la proibizione di tutte le manifestazioni, ma in ogni caso si sono presentate circa 300 persone. Dopo il funerale, si sono dirette in corteo verso il centro della città. Hanno incontrato una forte forza di polizia e hanno incominciato a tirare sassi. La polizia ha fermato abbastanza velocemente la manifestazione, disperdendo i manifestanti in tutte le direzioni. Piccoli gruppi di rivoltosi hanno distrutto macchine e vetrine.
Il giorno dopo, sabato, le rivolte sono cominciate verso le 6 di pomeriggio nel centro di Liegi. I rivoltosi si sono precipitati in piccoli gruppi attraverso le strade del centro città, distruggendo vetrine, ristoranti, una galleria commerciale, un fastfood, decine di macchine e il municipio. Sono state lanciate parecchie molotov: una contro un autobus, due contro macchine che sono state date alla fiamme e una contro la “Maison du Péket” (il Péket, un liquore alcolico, è uno dei simboli della città di Liegi).
È stata data alle fiamme anche della spazzatura, cioè su un distributore di benzina. La polizia è rimasta un po’ sorpresa, ed ha tirato fuori i mezzi pesanti per fermare la diffusione dei rivoltosi: chiunque sembrasse giovane è stato controllato. Circa 30 persone sono state arrestate, due di queste sono ancora fermate (uno in un centro giovanile, l’altra nella prigione di Lantin) e saranno accusate di parecchi reati.

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