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lunedì 10 ottobre 2011

Testimoni oculari al Cairo: i copti sono stati abbattuti dai militar

da infoaut

  • coptidi Hossam el-Hamalawy al Cairo

    Almeno 23 manifestanti sono stati uccisi al Cairo la scorsa notte, domenica, nel massacro perpetrato dall'esercito e dalla polizia davanti al palazzo della TV di stato.
    I cristiani copti avevano attuato un corteo pacifico dal distretto operaio di Shubra fino a Maspero, nel centro del Cairo, per denunciare gli attacchi settari contro le chiese.
    I media internazionali hanno parlato di "scontri" - ma la verità è che le autorità hanno attuato un brutale giro di vite, utilizzando proiettili convenzionali, mentre i veicoli corazzati dell'esercito hanno falciato i manifestanti a sangue freddo.
    L'esercito ha inoltre preso d'assalto gli uffici di due emittenti televisive, oscurandole, per tentare di fermare la trasmissione dei video degli attacchi.
    La TV di stato egiziana ha continuato ad aizzare i conflitti settari, insinuando che i cristiani fossero armati e che avessero attaccato l'esercito. Ha inoltre esortato la "cittadinanza" a scendere in strada per "proteggere" l'esercito. Teppisti, armati di bastoni e coltelli, hanno attaccato i manifestanti, rispondendo alle chiamate settarie.
    Ma i dimostranti non erano esclusivamente cristiani come i media hanno cercato di ritrarli. Molti musulmani si sono gettati nella mischia, ed hanno combattuto contro l'esercito e la polizia. Ad un certo punto, un religioso musulmano ha trasportato una croce oltre il ponte del 6 Ottobre, guidando i manifestanti copti in marcia su Maspero.
    I manifestanti hanno ripetutamente gridato: "musulmani, cristiani...una mano!" e lanciato accuse contro il ministro della difesa di Mubarak, il quale sta ora controllando il paese ? il Capo di Stato Maggiore Tantawi.
    Al momento in cui scriviamo, l'esercito ha imposto un coprifuoco dalle 2 alle 7 di mattina nel centro del Cairo. Ma si attendono nuove proteste.
    I cristiani copti sono discriminati in Egitto, ma sono anche alleati con i musulmani nella lotta contro il regime. Due settimane prima della rivoluzione, il Cairo ed Alessandria traboccavano di copti in protesta, i quali denunciavano gli attacchi settari ed incitavano all'unità contro Mubarak.
    Più avanti, molti cristiani hanno sfidato la chiesa prendendo parte alla sollevazione di gennaio assieme ai loro fratelli e sorelle musulmani.
    Gli attuali attacchi contro i copti sono un tentativo della giunta militare al potere di dividere le fila degli Egiziani poveri e di metterli l'uno contro l'altro. Ma la presenza di dimostranti musulmani al fianco dei copti dovrebbe rappresentare un segnale di speranza.
    Nel corso del mese passato, più di mezzo milione di insegnanti, dottori, e lavoratori del trasporto pubblico e di altre categorie hanno incrociato le braccia, nonostrante la legge anti-sciopero che deferisce gli scioperanti ai tribunali militari. Queste lotte dal basso forniscono l'arma più forte per fronteggiare il settarismo.

    fonte: www.socialistworker.co.uk/

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