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martedì 13 settembre 2011

Piacenza - Dall'Afghanistan alla Valsusa: fuori gli alpini dalle città!

DA INFORM-AZIONE



riceviamo e diffondiamo il testo di un volantino di benvenuto distribuito per le strade di Piacenza:

PENNE  NERE :  DALL'  AFGHANISTAN  ALLA  VAL SUSA

FUORI  GLI   ALPINI  DALLE  CITTÀ  !

ALPINI : Corpo Militare dell'Esercito Italiano. Battesimo di fuoco ,campagna per la conquista di Eritrea anno 1895. Partecipazione operativa nel conflitto Italo-Turco del 1911, I Guerra Mondiale. Campagna fascista per la conquista di Etiopia e Albania nel 1939 , II Guerra Mondiale ,occupazione dell' Afghanistan dal maggio 2002 al 29 aprile 2011......

Se queste lunghe Penne Nere si limitassero a compiere le loro opere assistenziali per qualche anziano, organizzare feste con fiumi di  vino e salamelle ,nessuno li contesterebbe.

Con grande rammarico constatiamo che l'opera militare delle “Penne nere” è tutt'ora avviata in differenti realtà nazionali da porre diligentemente sotto controllo, sorveglianza , monitoraggio..... repressione.
Sono principalmente impegnati nel pattugliamento di molte città italiane ,presidiano discariche e inceneritori ,spesso contestati con fermezza dalla popolazione locale e accolgono con il loro ineguagliabile altruismo, i migranti privi di documenti presso i lager della democrazia, i CIE (Centri di identificazione ed espulsione).

Sono apparsi recentemente , dal mese di luglio , al fianco delle forze del disordine(carabinieri , polizia ecc ecc ) alla fortezza militare costruita per difendere il cantiere TAV alla Maddalena(Chiomonte) in val di Susa.

Il raduno nazionale alpino che ,con molta probabilità ,si terrà nel maggio 2013 a Piacenza ,verrà preceduto dalla cosiddetta Festa Granda(16,17,18 settembre) che celebrerà la fondazione della Sezione piacentina.
Non c'è da stupirsi se in tale occasione l' amministrazione comunale e le cariche ecclesiastiche, come consuetudine ,daranno il loro servile benvenuto e la loro diabolica benedizione a dimostrazione del fatto che l'apparato repressivo sia pienamente sostenuto dalle tenaglie delle istituzioni democratiche che predicano a gran voce Pace e Amore, in realtà instaurano  nientemeno che la pacificazione sociale.

Mentre anziani e nostalgici sfilano nelle loro parate patriottiche carnevalesche ,giovani e brizzolati combattono nei campi di guerra.

Tutte le forze politiche ,imprenditoriali ,ecclesiastiche sostengono politicamente  economicamente e moralmente i conflitti armati  diffondendo (anche tra i banchi di scuola)un revisionismo della realtà ,innescando pensieri di paura con conseguente ed inevitabile difesa.

Nessuna nota musicale ,nessun litro di vino ,nessuna opera compiuta dalle lunghe penne nere nel nome del bene della comunità ,riuscirà a lavare le mani sporche di sangue di migliaia di alpini che nel mezzo di guerre patriottiche ,fasciste ,umanitarie che siano ,hanno calpestato con amore ,fratellanza e rispetto intere popolazioni soggiogate dalla brutale e arrogante violenza che solo un militare sa professionalmente e legalmente compiere.

NON  DIAMO  SPAZIO  A UN REVISIONISMO  CHE  TRASFORMA   UOMINI MACCHINE   DI GUERRA   IN UOMINI  DI  PACE.

NESSUNA   PACE   PER CHI   FA  LA  GUERRA !


Antiautoritari                                        oltrelariga@libero.it

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