da promiseland
Toshinori Shishido ha 48 anni ed insegna letteratura giapponese da 25 alla Fukushima Nishi High School. Già due mesi fa aveva consigliato ai suoi studenti di uscire all’aria aperta indossando delle mascherine protettive e vestiti che coprissero il più possibile la pelle. Ai suoi avvertimenti non si prestò la minima attenzione, non a causa delle condizioni atmosferiche o altro, ma perché i responsabili della scuola gli dissero di non allarmare gli studenti. Shishido ha deciso in seguito di lasciare il suo posto ed ha dichiarato di farlo a causa di questa situazione, per cui non poteva nemmeno avvertire i bambini dei rischi da esposizione alle radiazioni, l’ha fatto per essere libero di parlarne.
Durante il mese di luglio nella prefettura di Fukushima la temperatura atmosferica ha raggiunto i 37° e gli studenti uscivano a correre in maglietta e senza alcuna protezione, esponendosi così in poche ore di esercizi fisici alla stessa quantità di radiazioni che assorbe un operaio in una centrale nucleare durante un anno di lavoro.
In seguito al terremoto ed allo tsumani dell’11 marzo, che devastarono la regione di Tohoku nel nord-est del Giappone, il governo centrale evacuò più di 470.000 residenti, ma più di due milioni di persone, tra le quali 271.000 bambini, restarono a Fukushima: la terza prefettura giapponese in ordine di grandezza.
Yoshiaki ishida, ufficiale del Ministero dell’Educazione, ha dichiarato che il governo sta monitorando da vicino i livelli delle radiazioni e che per il momento non ci sono ragioni per evacuare la zona.
Shishido ha ricevuto il consiglio dal preside della sua scuola, Kiyoharu Furukawa, di non perdere troppo tempo a parlare delle radiazioni durante le sue lezioni perché alcuni alunni ed i loro parenti se ne erano lamentati, gli è anche stato detto di non consigliare agli studenti di indossare le mascherine per stare all’aperto e per proteggere la loro salute e dovette cancellare alcuni commenti sul suo blog dopo aver ricevuto queste istruzioni in maggio scorso.
Le radiazioni danneggiano le cellule ed il DNA, esposizioni prolungate causano leucemia ed altre forme di tumori, i bambini sono maggiormente a rischio in quanto le loro cellule si sviluppano più rapidamente. “È una cosa invisibile. Gli alberi sono sempre alberi, le persone vanno a fare la spesa, gli uccelli cinguettano ed i cani passeggiano nelle strade, ma quando si usa il misuratore Geiger ci si accorge che tutto scintilla ed è come se tutti fossero stati morsi da un serpente invisibile che può ucciderli” Questo è quanto dichiarato da Chris Busby, professore dell’Università di Scienze Biomediche di Ulster in visita a Fukushima per raccogliere dati ed informazioni sui rischi per la salute.
L’insegnante Shishido intanto lascia Fukushima per Sapporo, nell’isola di Hokkaido, per raggiungere sua moglie ed i loro due figli di dieci e tredici anni. Vorrebbe creare un network per aiutare i 3.000 sfollati a trovare un lavoro.
Ad Hokkaido sono state messe a disposizione 2.140 case popolari, alcune anche senza versamento di affitto, per accogliere le persone provenienti da Fukushima, Miyagi, Iwate e le altre prefetture colpite dalle catastrofi, il governo ha sbloccato anche prestiti rimborsabili senza interessi.
Nonostante tutto gli esami medici che sono stati effettuati recentemente dal governo sui bambini di Fukushima sono finalmente arrivati. 1.150 bambini di meno di 15 anni sono stati esaminati ed il 45% si sono rivelati contaminati: elementi radioattivi sono stati ritrovati nelle loro tiroidi. Secondo il governo giapponese nessuno dei bambini esaminati presenta livelli di contaminazione preoccupanti. I genitori lamentano una cattiva comunicazione dalla parte del governo, soprattutto in considerazione del fatto che le conseguenze sulla salute delle radiazioni in piccole quantità ma sul lungo periodo sono difficili da valutare: sarebbe da fare un monitoraggio con degli esami regolari sui bambini per controllare il progredire del loro stato di salute.
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