Si
conclude così il primo episodio di una squallida vicenda che vede la
magistratura torinese protagonista e diretta avversaria del movimento no
tav. In attesa di accoglierle nuovamente nella loro terra non possiamo
che tirare un amaro respiro dopo giorni di apprensione. Sicuramente la
loro condizione migliorerà ma stiamo comunque parlando di una situazione
grave in cui ancora una volta due donne sono ristrette nei loro
movimenti, sorvegliate e messe alla gogna mediatica per essersi battute
contro questo inutile e dannoso progetto.
fonte: notav.info
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