da .infoaut
[Infoaut da Santiago de Chile] La notte di santiago si illumina di fuochi. Fino alle prime ore della mattina continuano i saccheggi e gli scontri con i carabineros. La metropoli è una pentola a pressione. Gli abusi delle forze dell’ordine accendono l’odio della popolazione. Finchè si limitano a lanciare lacrimogeni nelle sedi sindacali non è molto grave.
Forse però questa volta hanno esagerato. Si corre in camionetta a sirene spiegate sotto la luce dei lampioni. Si spara anche. Per fare paura. Un ragazzo cade colpito. Il fratello disabile che l’accompagna non sa cosa fare. Qualcuno lo aiuta a salire su un auto. Non resiste fino all’ospedale. Muore, ucciso dai carabineros.
Il suo nome è Manuel Gutiérrez, sedici anni, stava passeggiando con il fratello maggiore. Andavano a vedere gli scontri. L’uno non è in grado di correre, l’altro deve aiutarlo, non può andare con gli altri a incendiare la sua rabbia.
I telegiornali questa mattina driblano la notizia preferendo esprimere la propria vicinanza al proprietario di un furgone bruciato dagli encapuchados/as. Ogni parola pronunciata dai media è un insulto alla morte di Manuel; giovane come gli altri, probabilmente anche lui ha partecipato ai disordini. Uno di meno. Poco male. Il governo tace.
Forse però questa volta hanno esagerato. Si corre in camionetta a sirene spiegate sotto la luce dei lampioni. Si spara anche. Per fare paura. Un ragazzo cade colpito. Il fratello disabile che l’accompagna non sa cosa fare. Qualcuno lo aiuta a salire su un auto. Non resiste fino all’ospedale. Muore, ucciso dai carabineros.
Il suo nome è Manuel Gutiérrez, sedici anni, stava passeggiando con il fratello maggiore. Andavano a vedere gli scontri. L’uno non è in grado di correre, l’altro deve aiutarlo, non può andare con gli altri a incendiare la sua rabbia.
I telegiornali questa mattina driblano la notizia preferendo esprimere la propria vicinanza al proprietario di un furgone bruciato dagli encapuchados/as. Ogni parola pronunciata dai media è un insulto alla morte di Manuel; giovane come gli altri, probabilmente anche lui ha partecipato ai disordini. Uno di meno. Poco male. Il governo tace.
Nessun commento:
Posta un commento