DA chiaiaNOdiscarica. NO alla discarica di Chiaiano
Posted by ciccio on domenica, agosto 14, 2011, 20:32
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2 Agosto 2011
I reati ambientali diventano illeciti penali
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo 121/2011 che recepisce due direttive dell’Ue, la 2008/99 e la 2009/123. Le direttive impongono sanzioni penali per le condotte illecite ai danni dell’ambiente. Le misure introdotte entreranno in vigore il 16 agosto.La legislazione italiana a tutela dell’ambiente comprende il Testo unico ambientale (D. Lgs. 152/2006) e leggi speciali che reprimono specificatamente i fenomeni di inquinamento di aria, acqua, suolo, sottosuolo e paesaggio. Lo scorso giugno l’Ue ha chiesto e imposto all’Italia e ad altri undici Stati di recepire entro agosto le due direttive, introducendo misure di diritto penale finalizzate a perseguire chi viola le stesse e a precedere oltre alle sanzioni pecuniarie anche pene detentive.
Il decreto ha introdotto modifiche al codice penale e al codice ambientale. (…)
Il decreto ha anche introdotto sanzioni se i reati sono commessi da aziende o enti (…)
L’articolo 259 si occupa di “traffico illecito di rifiuti” (…)
Nel caso di rifiuti radioattivi, la detenzione prevista tra un minimo di 6 anni di reclusione e un massimo di 8. Oltre alla novità dell’introduzione di sanzioni pecuniarie e pene detentive c’è quella della “responsabilità per negligenza”.
L’ordinamento giuridico italiano prevede la responsabilità penale delle persone fisiche e non delle persone giuridiche.
Ora, recependo la direttiva 99/08, la responsabilità si estende anche all’ente, che risponderà penalmente dell’illecito commesso da un soggetto che rappresenta, individualmente o collettivamente un organo della persona giuridica.
Il parole povere il primo cittadino sarà ritenuto responsabile se l’illecito viene commesso da una azienda municipalizzata o partecipata in cui ha nominato uno o più membri del consiglio di amministrazione. La sanzione prevede l’interdizione dalla funzione pubblica fino a sei mesi e la revoca delle autorizzazioni ad operare nel campo specifico che ha generato la violazione della normativa. ( fonte: ambienteambienti.com )
13 Agosto 2011
Grasso: «Sistri abolito? Un regalo alle ecomafie»
La manovra abroga il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti.La manovra approvata dal Consiglio dei Ministri prevede l’abolizione del sistema di tracciabilità dei rifiuti, il cosiddetto Sistri. A dare la notizia è stato il 13 agosto il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Ma la decisione è stata subito condannata: «La cancellazione del sistema di informatizzazione dell’intera filiera dei rifiuti introdotto nel 2009 ma mai entrato in vigore, è un innegabile regalo alle ecomafie», ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, «Si trattava di un mezzo utile per registrare i movimenti dei rifiuti, peraltro previsto dalla legislazione comunitaria, che poteva evitare gli abusi del sistema cartaceo.
Se si considera», ha concluso, «che Legambiente ha più volte denunciato che l‘80% dei rifiuti speciali sparisce nel nulla, si può comprendere facilmente come la cancellazione di un simile sistema di controllo è un regalo alle ecomafie».
Sbalordita per la decisione anche l’opposizione: «L’abrogazione del Sistri prevista nella manovra è una scelta improvvida di un Governo impazzito e ormai senza guida», hanno dichiarato i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta. «Cedere alla volontà della Lega e abrogare il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti che sarebbe dovuto entrate in vigore già da un anno è l’ennesima sconfitta del ministro dell’ambiente», hanno denunciato.
«Prestigiacomo dovrebbe prendere atto che, su un provvedimento che lei stessa giudica fondamentale per combattere le ecomafie, ha ricevuto l’ennesima sfiducia dal suo governo e quindi dovrebbe dimettersi immediatamente», aggiungono Ferrante e Della Seta.
«Invece di lavorare per risolvere i problemi tecnici, a partire da quelli legati alla inter-operabilità, su cui per primi avevamo suonato l’allarme nel marzo del 2010», proseguono i senatori Ecodem, «e richiamare la Selex (aggiudicataria dell’appalto) ai suoi doveri, invece di togliere il segreto da tutta la procedura come promesso in Parlamento un anno fa rispondendo alle nostre interrogazioni, invece di trovare i tempi ragionevoli che avrebbero permesso alle aziende di prepararsi alla definitiva entrata in vigore del nuovo sistema, Calderoli, evidentemente spalleggiato dal premier, decide di buttare il bambino con l’acqua sporca e impedire un passo avanti nel controllo dei traffici illeciti».
Secondo i senatori del Pd, «Calderoli ieri aveva provato a colpire anche le rinnovabili, chissà quante altre ‘porcate’ si nascondono nelle pieghe di questa inadeguata e dannosa manovra?». ( fonte: lettera43.it )
Rifiuti, Prestigiacomo: abolizione del Sistri regalo alle mafie
Per il ministro dell’Ambiente manovra va cambiata in Parlamento Un “regalo alle ecomafie”. Così il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo definisce l’abolizione del Sistri, il sistema per la tracciabilità dei rifiuti, provvedimento contenuto nel decreto anti-crisi e illustrato a Palazzo Chigi dal collega per la Semplficazione Roberto Calderoli.
“La tracciabilità dei rifiuti è un obbligo comunitario che consente di seguire il percorso dal produttore allo smaltimento finale, contrastando tutti gli smaltimenti illeciti che hanno ingrassato per decenni le ecomafie. Il Sistri è anche a costo zero per le casse dello Stato” argomenta il ministro, che annuncia discussione in Parlamento sul tema per “non gettare al vento quanto fatto finora”.
Critiche anche le associazioni ambientaliste: per Wwf e Legambiente l’abolizione del Sistri sarebbe un falso risparmio perchè brucerebbe gli investimenti. Così, dicono, la lotta all’illegalità ambientale diventa “un’operazione di facciata”. ( fonte: tmnews.it )
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