da macerie
A cinque giorni dall’incendio di Ponte Galeria, una testimonianza dall’interno del Cie romano. All’origine della rivolta la rabbia per il decreto dei 18 mesi, i maltrattamenti continui delle guardie, la qualità del cibo, ma anche le scene viste ogni volta che scatta un rimpatrio: reclusi sedati a tradimento la sera precedente e nonostante questo immobilizzati con lo scotch ai piedi, alle mani e sulla bocca.
Dopo la sommossa gli stanzoni sono stati ridipinti alla veloce e i prigionieri sono stati fatti immediatamente rientrare, nonostante quasi tutti i bagni siano inagibili e nulla (arredi, televisioni, condizionatori, ecc.) si sia salvato dalle fiamme, tanto che una parte dei reclusi è costretto a dormire per terra su delle vecchie (e sporche) coperte militari.
Ascolta la testimonianza, raccolta questa mattina da Radio Blackout:
Domenica mattina, proprio sotto le mura di Ponte Galeria, si svolgerà un presidio che poi si sposterà a Rebibbia. Leggi l’appello qui sotto.
Un’altra calda estate si preannuncia nelle carceri e nei campi di concentramento per irregolari dello Stato italiano.
Tra sovraffollamento e speculazione delle ditte che ivi lucrano, la condizione dei reclusi diventa sempre più insopportabile;
come se non bastasse di per sè l’assurdità dell’ingabbiare un individuo in quattro mura.
In occasione della settimana di mobilitazione nelle carceri e delle lotte che i detenuti e le detenute stanno portando avanti, due appuntamenti per tutti coloro che hanno a cuore l’avversione per tutte le sbarre di questo sistema di sfruttamento:
come se non bastasse di per sè l’assurdità dell’ingabbiare un individuo in quattro mura.
In occasione della settimana di mobilitazione nelle carceri e delle lotte che i detenuti e le detenute stanno portando avanti, due appuntamenti per tutti coloro che hanno a cuore l’avversione per tutte le sbarre di questo sistema di sfruttamento:
Domenica 26 giungno
ore 11 davanti al CIE di Ponte Galeria
ore 16 davanti al femminile di Rebibbia
via Bartolo Longo 92
ore 11 davanti al CIE di Ponte Galeria
ore 16 davanti al femminile di Rebibbia
via Bartolo Longo 92
In un mondo dove il modello carcerario e concetrazionario si estende da entrambi i lati del muro, tra frontiere blindate, deportazioni e Cie, la solidarietà fra gli oppressi può essere un arma per allentare le maglie del controllo sociale.
SOLIDARIETA’ AI DETENUTI E ALLE DETENUTE IN LOTTA
LIBERTA’ PER TUTTI E TUTTE
LIBERTA’ PER TUTTI E TUTTE
macerie @ Giugno 23, 2011
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