da radio onda d urto
Pare calma oggi la situazione alla Maddalena di Chiomonte, dove ieri le forze di polizia hanno sgomberato il presidio No Tav con azioni di vera e propria guerra. Sul posto restano oggi alcune decine di agenti: nulla in confronto ai 2.500 uomini schierati ieri per disperdere gli attivisti che, da 23 giorni, presidiavano l’area individuata per l’apertura del primo cantiere geognostico propedeutico alla costruzione del tunnel da 54 chilometri dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione. Le fasi preliminari all’apertura del cantiere proseguono. Obiettivo: avviare i lavori entro il 30 giugno, per non perdere centinaia di milioni di euro di finanziamenti europei. Per questo ieri le forze di polizia sono intervenute in massa. Ancora chiuso il tratto dell’autostrada A32 fra Avigliana e Bardonecchia, bloccato ieri per consentire alle decine di mezzi di polizia, carabinieri e guardia di finanza di forzare i blocchi dei No Tav. Oggi l’autostrada rimane invece chiusa per rendere più rapide le operazioni delle imprese che devono avviare il cantiere. Aperte al traffico invece le statali 24 me 25, bloccate ieri dagli attivisti No Tav, che annunciano comunque in giornata nuovi presidi lungo le due arterie, fondamentali per la circolazione del traffico veicolare dopo la chiusura dell’A32. La lotta popolare valsusina contro l’alta velocità tornerà poi in piazza stasera, con una fiaccolata a Susa. Probabile nei prossimi giorni una grande manifestazione nazionale e corteo fra Susa e Chiomonte.
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