Signora miseria di Leo Ferrè
- Poesie di Leo Ferré
- Signora miseria
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- Signora miseria ascolta il clamore
- Di chi stringe la cinghia di chi piega
- il groppone
- Quando muore di sete si abbevera di pianto
- Quando non piange più crepa
- sotto l'incanto
- Della natura e della distruzione
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- Sono dei suppliziati dal ventre trasparente
- Senza fede né legge che regolano il conto
- Al signor Effemeride che li ha derubati
- Dei vent'anni ponendoseli fra gli occhi cerchiati
- E non lasciando loro più niente
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- Signora miseria ascolta il tumulto
- Che come un carro funebre dai bassifondi sale
- Trascinando illusioni ed inghiottendo insulti
- E tenendo per mano dalle collere adulte
- Perché non restino sole
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- Sono degli arrabbiati che disturbano la storia
- E mettono talvolta del sangue sulle cifre
- come se uno debba toccare perché alla fine sappia
- Che un popolo felice ruttando nella greppia
- Val bene una testa di re
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- Signora miseria ascolta il silenzio
- Che attorno ai letti sfatti dei magistrati troverai
- Il codice del terrore fa rima con forca
- Basta solo trovare impiccati di scorta
- E ciò Dio mio non manca mai
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