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venerdì 8 aprile 2011

il caso ana pillaca- il dossier

scaricabile il dossier sul caso pillaca scoppiato nel ottobre 2010

 

http://www.megaupload.com/?d=L3DXSZVO

 

 

 

SCOPERTO INFILTRATO NEL MOVIMENTO GENOVESE

autore: 
Compagne e compagni di Genova
Comunicato dell'assemblea generale straordinaria di numerose realtà genovesi.
Ciò che scriviamo in seguito tratta di un fatto estremamente grave e pericoloso che riguarda da vicino l'insieme dei movimenti antagonisti genovesi. Scriviamo solo ora che ne abbiamo la certezza assoluta e ne possediamo le prove.
Da due anni una ragazza che ha frequentato parecchi ambiti dei movimenti antagonisti genovesi è stata contattata e pagata dai servizi di intelligence per dare informazioni rispetto alle attività (assemblee, benefit, occupazioni, contestazioni, etc.) e alle persone che ne prendevano parte. Tale lavoro era svolto con incontri in cui venivano fatte domande più o meno specifiche e in seguito supportati da relazioni scritte su ciò che lei osservava e sentiva. Il tutto era poi consegnato al suo “referente”.
Sappiamo che il contatto è avvenuto nei primi mesi del movimento dell'Onda (ottobre 2008), tramite la scusa di collaborare a delle ricerche sulle politiche giovanili. Soltanto nell'estate del 2009 questa ragazza avrebbe realizzato che si trattava di “un'operazione di polizia”; di fatto, a partire dall'occupazione anarchica della Casa (29 luglio) di Castelletto, le domande dell'agente di contatto si sarebbero fatte più pressanti e le richieste più puntuali e particolareggiate (nomi, contenuti e prese di posizione). Il rapporto si sarebbe così manifestato e chiarito per ciò che era (infiltrare una persona per prevenire e monitorare il movimento antagonista genovese) e si è consolidato in un pagamento fisso mensile. I rapporti sono continuati (anche sporadicamente) fino a dieci giorni fa. La ragazza in questione, Ana Pillaca di 22 anni, di origine peruviana, studentessa universitaria, in attesa di cittadinanza, è dunque consapevole da almeno un anno e mezzo di lavorare per fornire informazioni all'apparato repressivo. Una volta contattata da alcuni compagni, ha confermato e rilasciato una completa “confessione” (orale e scritta, depositata presso un legale di fiducia che per ovvie ragioni di sicurezza resterà anonimo).
Ogni realtà antagonista genovese e italiana si senta in dovere di allontanare questa persona.
Riterremo altrettanto grave che dei compagni continuino ad intrattenere dei rapporti con quella che si è rivelata un'informatrice.
Per ragioni di sicurezza e incolumità dei compagni che hanno avuto la necessità di esporsi particolarmente in questa odiosa faccenda, auspichiamo che venga garantita l'incolumità di Ana Pillaca. Sappiamo con chi abbiamo a che fare e ci attendiamo una reazione da parte degli apparati. Con questo documento, dunque, vogliamo rendere pubblico il fatto che qualunque attacco repressivo che potremmo subire in risposta a questa denuncia è da inscriversi nell'ottica di una montatura.
Genova, 20 ottobre 2010
Le compagne e i compagni da Genova

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